La Capannina di Franceschi diventa Armani
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La Capannina di Franceschi diventa Armani

A quasi cent’anni dalla fondazione, lo storico ritrovo passa a Giorgio Armani, che dal 2026 ne guiderà la rinascita riportandolo all’eleganza e al prestigio delle sue origini.

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28 Agosto 2025 - 13.22 Culture


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A Forte dei Marmi si apre un nuovo capitolo per uno dei locali simbolo della dolce vita italiana: La Capannina di Franceschi passa sotto la guida di Giorgio Armani. Dopo mesi di indiscrezioni, è arrivata la conferma ufficiale dell’acquisizione da parte dello stilista, per una cifra non resa nota. Dal 2026 sarà operativa la nuova gestione. “È un ritorno alle origini, un tributo alla tradizione italiana”, si legge nel comunicato stampa che accompagna l’operazione. Per Armani, da sempre legato alla località toscana – dove negli anni Sessanta conobbe il suo amico e socio Sergio Galeotti – si tratta soprattutto di un gesto affettivo.

Come riporta la giornalista Beatrice Campani nel suo articolo per Ansa, negli ultimi anni la Capannina aveva rischiato di perdere la sua identità, scivolando in un contesto lontano dall’eleganza che l’aveva resa celebre, fino ad arrivare a temporanee chiusure disposte dalla questura per motivi di ordine pubblico. “Sono certo che Armani saprà riportare il locale agli antichi fasti”, ha commentato il sindaco Bruno Muzi, sottolineando anche il valore culturale e simbolico dell’operazione.

La Capannina, fondata nel 1929 da Achille Franceschi, ha attraversato quasi un secolo di storia del costume italiano. All’inizio era poco più di un capanno ripulito, con un banco di bevande, un grammofono e tavolini per giocare a carte. In breve tempo, però, divenne meta di intellettuali come Ungaretti e Montale e, poco dopo, di famiglie nobili come i Della Gherardesca, i Rucellai, i Rospigliosi e gli Sforza. Negli anni Trenta era di moda sorseggiare un Negroni al tramonto, mentre poeti e scrittori come Repaci, Levi e Pea animavano i tavoli del locale.

Dopo l’incendio che lo distrusse, il locale fu ricostruito nel 1939 e non subì più grandi modifiche. Con il boom economico si trasformò nel ritrovo di industriali, politici, divi del cinema e teste coronate, diventando uno dei templi dell’estate italiana. Le sue atmosfere hanno ispirato celebri canzoni: da Sapore di sale di Gino Paoli a Pinne fucile e occhiali di Edoardo Vianello, fino a Ritornerai di Bruno Lauzi. Sul suo palco si sono esibiti artisti internazionali come Ray Charles, Grace Jones, Gloria Gaynor e Billy Preston, ma anche stelle italiane come Ornella Vanoni e Patty Pravo.

Con l’acquisizione da parte di Gherardo Guidi e della moglie Carla, nel 1977, la Capannina consolidò la sua fama, diventando anche trampolino per i re del cabaret all’italiana – Jerry Calà, Teo Teocoli, Giorgio Panariello – e set cinematografico per Sapore di mare di Carlo Vanzina. Disco music e spettacoli dal vivo hanno continuato a essere la formula vincente.

Oggi, a quasi cento anni dalla sua apertura, il locale simbolo di Forte dei Marmi si prepara a un rilancio sotto la guida di Armani. Dopo il recente ingresso di Leonardo Maria Del Vecchio al Twiga, anche questa acquisizione conferma la trasformazione in atto nella Versilia mondana.

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