Sessismo e patriarcato a Torino con ‘Mio marito’

Con la sua ultima opera, lo street artist torinese Andrea Villa espone i volti degli uomini nello spazio pubblico per denunciare i doppi standard legati a possesso e consenso.

Sessismo e patriarcato a Torino con ‘Mio marito’
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4 Settembre 2025 - 18.53 Culture


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Esposti a Torino in lungo Dora Siena 108 e corso Regina Margherita 50, i nuovi manifesti dello street artist Andrea Villa hanno già acceso il dibattito. L’opera si intitola Mio marito e porta in primo piano i volti degli uomini, rielaborati ed esposti nello spazio pubblico senza autorizzazione, per denunciare la cultura patriarcale che legittima pratiche di possesso e violazione della privacy.

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Andrea Villa spiega che il lavoro nasce come risposta a gruppi come “Mia moglie”, dove vengono condivise immagini private di donne senza consenso. “Ho ribaltato il punto di vista – racconta –: questa volta i protagonisti sono i mariti, messi in mostra come accade alle loro compagne”.

Con Mio marito, Andrea Villa non si limita a una provocazione visiva: costruisce un atto di resistenza e di riequilibrio simbolico, che spinge a ripensare il concetto stesso di possesso e di responsabilità nello spazio pubblico.

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L’artista sottolinea inoltre come l’opera interroghi il doppio standard sociale, ricordando casi come quello della maestra licenziata per la sua attività su OnlyFans. “Le donne sono punite e stigmatizzate, gli uomini invece raramente pagano un prezzo”, ha affermato.

Un gesto, quello dell’artista, che trasforma lo spazio urbano in specchio delle contraddizioni sociali e invita a una riflessione collettiva sul potere e sul consenso.

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