200 anni di Giovanni Fattori: la mostra nella sua Livorno

Tra opere note e inedite, la cittadina livornese celebra un pezzo autentico del proprio territorio

200 anni di Giovanni Fattori: la mostra nella sua Livorno
Fonte: https://www.finestresullarte.info/arte-base/giovanni-fattori-vita-opere-macchiaioli
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6 Settembre 2025 - 16.12 Culture


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In una Villa Mimbelli restaurata si celebreranno i 200 anni dalla nascita di Giovanni Fattori, nato nel 1825 a Livorno e spentosi all’età di 82 anni nel 1908.

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Tra disegni, dipinti e acqueforti, per un totale di 220 opere, si comporrà la mostra “Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura”, che avrà inizio oggi, sabato 6 settembre, e terminerà l’11 gennaio 2026.

Allestita in ordine cronologico e suddivisa in 24 sale, la mostra curata da Vincenzo Farinella renderà visibili elementi unici del genio dei “Macchiaioli”, tra i quali il primo dipinto riconosciuto dell’artista, un ex voto conservato al Santuario di Montenero a Livorno, e l’ultima sua opera catalogata, la numero 1443.

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Inoltre, una volta terminata l’esposizione nel 2026, per i visitatori sarà possibile ammirare l’immenso “doppio” dipinto, caratterizzato da 2 opere bifronte: l’opera sul davanti rappresenta la “Carica di cavalleria a Montebello” (1862), mentre, venuta alla luce in un restauro, sul retro è raffigurato una bozza di una composizione in tema mediceo cominciata alla fine degli anni ’50 e poi abbandonata.

Durante la presentazione della mostra alla stampa, sono intervenuti i principali esponenti della cittadina livornese, tra i quali il sindaco Luca Salvetti che ha detto:

“Dal 2019 abbiamo avviato un percorso su cultura e arte di valorizzazione delle nostre sedi e strutture. Abbiamo interpretato le grandi mostre realizzate fino ad oggi come occasioni anche di recupero dei nostri musei, e così abbiamo migliorato le nostre strutture. Bene, qui a Villa Mimbelli, sede di un museo Fattori che cominciava a evidenziare i segni del tempo, siamo intervenuti per dotarci di una struttura rinnovata e migliorata: uno sguardo che non finisce con questa bellissima mostra, ma che va oltre per progettare il futuro”.

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Così invece l’assessora alla cultura Angela Rafanelli, che ha definito Fattori come ‘l’anima più autentica di Livorno’:

“Con il bicentenario di Giovanni Fattori celebriamo non solo un grande maestro della pittura ma anche l’anima più autentica di Livorno. Fattori ci ha lasciato in eredità uno sguardo libero, profondo e irripetibile, capace di raccontare con verità la natura e l’umanità. In questo percorso espositivo e culturale, la città si ritrova e si riconosce: nei luoghi, nei paesaggi, nelle persone. È un omaggio che parte da Livorno e parla al mondo, restituendo a Fattori la centralità che merita e rafforzando il legame indissolubile tra l’artista e la sua terra. Con il progetto W Fattori e la riapertura del Museo dopo il restauro, vogliamo che questo anniversario sia non solo una celebrazione ma un nuovo inizio per la valorizzazione continua della nostra identità culturale, aperta, viva e partecipata.”

Queste invece le parole del curatore della mostra, Vincenzo Farinella:

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“L’allestimento che abbiamo scelto costruisce un racconto di vita con le sue trasformazioni culturali di un pittore che ritengo il più grande pittore italiano del secondo ‘800, un artista di caratura europea e che può essere messo a confronto con i grandi pittori francesi, è poco utilizzato rispetto al criterio tematico, ma questo approccio con Fattori non funziona. Fattori va seguito passo dopo passo, dai lavori della sua giovinezza fino a quando sboccia diventando un grandissimo artista: l’ambizione è quella di presentare un immagine un po’ nuova di Fattori, cioè l’immagine di un pittore rivoluzionario. In primis perché si è sempre sentito un uomo del 1848, con un animo un po’ ribelle anche rispetto alla forma del paese definitasi con l’unità, ma rivoluzionario soprattutto in pittura. Capofila dei Macchiaioli sì, ma un artista in perenne trasformazione che non si è mai seduto, ma ha sempre mutato stile. Solo o grandi artisti hanno questa capacità di perenne metamorfosi che mette in crisi i risultati raggiunti ed è per questo che è stato preso a modello da tantissimi artisti del ‘900”.

Il percorso espositivo non si limita dunque a celebrare un anniversario, ma diventa un invito a ripercorrere le tappe di una ricerca incessante, a riscoprire lo sguardo di un pittore che seppe essere insieme radicato nella sua Livorno e universale nel linguaggio. Nel segno di Fattori, la città si apre a un dialogo rinnovato con la propria identità culturale e con il futuro, accogliendo i visitatori in un luogo che non è solo memoria, ma laboratorio di visioni e possibilità.

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