“Gaza attraverso i loro occhi” è la mostra aperta ieri 23 settembre a Madrid, presso il Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza, supportata dall’Unione Europea. Gli scatti sono frutto del lavoro di fotoreporter dell’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) che rischiano la vita per “dare testimonianza a ciò che succede”.
Ventisette sono le fotografie che raccontano la vita quotidiana a Gaza in seguito all’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023. I fotografi rimangono anonimi per non avere “rischi alla propria incolumità” in un posto dove, riporta l’Unrwa, “oltre 200 giornalisti palestinesi sono stati assassinati” negli ultimi due anni, oltre a “più di 360 membri” dell’agenzia Onu, mentre le autorità israeliane “continuano a proibire l’entrata dei media internazionali”.
L’esposizione è stata inaugurata ieri con la partecipazione delle autorità spagnole e membri dell’Unrwa, sarà aperta fino al 19 ottobre e prevede un’entrata gratuita. Il ministro della Cultura iberico, Ernest Urtasun, ha detto: “‘Gaza attraverso i loro occhi ci interpella direttamente. Queste immagini sono un appello alla coscienza collettiva”.
E Raquel Martì, direttrice esecutiva del comitato spagnolo dell’agenzia Onu, ha dichiarato: “I protagonisti di questa mostra sono i fotoreporter dell’Unrwa, i cui nomi purtroppo non possono essere rivelati per sicurezza. L’Unrwa resta al lavoro a Gaza e continuerà a farlo fino alla fine”.
“Vorrei che questa mostra servisse come una sveglia per coscienze addormentate” ha affermato Guillermo Solana, direttore artistico del museo che ospita la mostra.
