Jeremy Allen White: "L'America è un posto in cui si può ancora sognare"
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Jeremy Allen White: "L'America è un posto in cui si può ancora sognare"

L'attore statunitense è a Roma per presentare "Springsteen: Liberami dal Nulla", il nuovo film su The Boss diretto da Scott Cooper che uscirà nelle sale dal 23 ottobre

Jeremy Allen White: "L'America è un posto in cui si può ancora sognare"
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12 Ottobre 2025 - 18.34 Culture


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Per Bruce Springsteen l’America è una terra in cui si possono ancora nutrire sogni e speranze, come ha detto di recente al New York Film Festival. E lo è anche per l’attore Jeremy Allen White, che lo interpreta in “Springsteen: Liberami dal Nulla” di Scott Cooper.

“Sono d’accordo con il Boss, in America si può ancora sognare”, ha tuonato Allen White, vincitore di due Emmy, tre Screen Actors Guild Award, due Critics’ Choice Awards e tre Golden Globe per la serie commedia “The Bear” (2022). Che ha aggiunto: “Se non puoi farlo, se non puoi avere delle aspirazioni, allora per me è una sconfitta. Non esiste una nazione da abbandonare, Stati Uniti compresi”.

A Roma insieme a lui per presentare il film, prodotto da Walt Disney e nelle sale italiane a partire dal 23 ottobre con 20th Century Studios, vi era anche il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore Scott Cooper, che a proposito della pellicola in uscita tra meno di due settimane si è così espresso: “L’America ha la sua buona dose di problemi, ma è così in ogni Paese. Credo che ciò che rende grande l’America sia il fatto che ci sono persone, e Bruce è stato ed è una di queste, che lottano sempre per ciò in cui credono”.

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E ha continuato Cooper: “Questa è la migliore idea d’America. I leader, in tutti i Paesi, vanno e vengono, ma l’America sarà sempre una terra di speranze e sogni”.

Il film segue la realizzazione dell’album “Nebraska” di Bruce Springsteen del 1982. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, ha segnato un momento di svolta nella vita di “The Boss”, ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione per credere.

A partire proprio dal cantautore classe ’49, che si è servito della musica per affrontare i traumi del passato dovuti al rapporto difficile con il padre. Non un biopic tradizionale, ma un ritratto di un uomo dietro il mito, in tutte le sue fragilità.

“Gli uomini, quelli degli Anni 80 come quelli di oggi, hanno paura di mostrare le loro vulnerabilità – ha riflettuto Cooper – e di dire che hanno bisogno di aiuto. Soffrono in silenzio e non ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno”. 

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E ha aggiunto il regista, tra gli altri, del film Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace: “L’obiettivo “è sempre stato raccontare una storia che possa toccare le persone. Una storia in cui relazionarsi e che faccia comprendere che, in un modo o nell’altro, tutti stiamo soffrendo”.

Invece, a chi gli chiedeva se l’album sia ancora oggi attuale, Cooper ha risposto così: “È come se lo avesse scritto oggi perché parla di un certo malessere anche morale e politico, ma non è mai di parte. Questo album parla solo di persone ai margini che non hanno nulla di quel sogno americano che non sono riusciti a vivere”.

Per essere Bruce Springsteen in tutto e per tutto, Allen White ha imparato a cantare e a suonare la chitarra. E il risultato ha conquistato il vero Boss, come ha dichiarato in più occasioni pubbliche. 

“Non avevo mai cantato o suonato la chitarra prima di questo film, ho iniziato grazie a Bruce”, ha svelato l’attore nativo di New York, che prima di calarsi nei panni del Boss cantava “in macchina o sotto la doccia. Non ho mai avuto alcun tipo di formazione o esperienza”, ha concluso l’attore classe ’91.

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A chi ha chiesto, infine, a Jeremy White cosa pensa del fatto che già si parla di una sua candidatura agli Oscar del prossimo anno, lui ha replicato con modestia: “Non si fanno certe cose pensando ai riconoscimenti, mi fa solo piacere che questo possa spingere la gente ad andare in sala”.

Il giorno dopo l’uscita del film, il 24 ottobre, Sony Music darà alle stampe Nebraska ’82: Expanded Edition, un cofanetto speciale disponibile in due formati – 4 LP + Blu-Ray e 4 CD + Blu-Ray – che raccoglie materiale inedito, versioni alternative e la prima esecuzione dal vivo integrale dell’intero disc.

Insomma, grazie a questo film Bruce Springsteen entrerà ancora di più nella leggenda, e i suoi milioni di fan non vedono l’ora di scoprire quale sarà la sua prossima creazione artistica, con la certezza che sarà un capolavoro a tutto tondo, perchè la musica di “The Boss” non è solo fatta da canzoni che rappresentano l’America, ma è una vera e propria forma di poesia musicale che ti colpisce lo strato più profondo dell’anima.

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