Le pagelliadi, è arrivata la Befana!
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Le pagelliadi, è arrivata la Befana!

Lazio 2-Cagliari 1. Le consuete Pagelliadi si aprono con un bel 9 a Mastro Petko che chiude il girone d'andata a 39 punti. [Francesco Troncarelli]

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6 Gennaio 2013 - 10.31


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di Francesco Troncarelli

Lazio-Cagliari 2-1

9 a Mastro Petko

La Lazio soffre, va sotto di un gol, poi finalmente prende le misure, pareggia e vince. E questa è una vittoria fondamentale, che le consente di chiudere il girone d’andata seconda in classifica e a 39 punti, gli stessi raccolti dalla Mitica targata Eriksson nell’anno del secondo scudetto. Sono numeri importanti che fanno sognare la gente laziale, che nella notte della Befana riceve così una calza piena di dolci. Grande merito di questa posizione raggiunta è dell’allenatore, che ha impresso alla squadra la sua mentalità pragmatica e vincente. Petkovic chi?, il tecnico sconosciuto venuto dalla Svizzera si è rivelato il volto nuovo del campionato, perchè con le sue capacità è riuscito a raccogliere consensi e fare risultati. Grazie mister!


9 a CandrEva Herzigova

Minuto 34° del secondo tempo. Bagarre in campo, nervi a fior di pelle. Romoletto-nostro-gajardo-e-tosto, entrato in corso d’opera per dare la carica ai compagni, si prende la responsabilità di tirare il rigore. E la soddisfazione quando gonfia la rete con una fiondata scagliata col destro è doppia, perché lui romano de Roma, è quello che conferma quale sia la Prima squadra della Capitale: la nostra amata Lazio.

8+ a Konko de mamma

Ce se crede che il malato immaginario, quello che come cambia il vento se sente male, ipocondriaco al massimo come Carlo Verdone, ha segnato la sua prima rete con la maglia biancoceleste? Ce se deve crede, perché il gol l’ha fatto a conclusione di un’azione rocambolesca, ma l’ha fatto. E meno male, perché quella rete ha dato fiducia al gruppo, svegliandolo dal torpore post natalizio in cui ancora versava. Bene, bravo, bis.

7 a Saracinesca Marchetti

Ha perso l’imbattibilità dopo 512 minuti (gol imprendibile), ma di quella paratona su Nainggolan ne vogliamo parlare? Parliamone. Si è superato, “numero uno” di nome e di fatto, alla faccia di Prandelli. Ma a noi va bene anche così.

6 e mezzo alla Grande Muraglia

El Cabezon e Ligabue. Il cameriere e il cocchiere. Se uno stecca l’altro domina. Come in tutte le coppie. Era così per Franco e Ciccio, Gigi e Andrea e Ric e Gian, lo è per Bonolis e Laurenti, Pablo e Pedro, Iacchetti e Greggio. Figurarsi per loro quindi. Perché se è vero che il carioca si perde Sau in occasione del gol rossoblu e anche vero che il tiroideo fa per due a destra e a manca. La coppia perciò non scoppia, ma fa media nella valutazione.

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6 e mezzo a Klose da pazzi

Sì, è vero, ha fallito quel gol per una ‘nticchia dopo un affondo dei suoi, ma è anche vero che grazie a lui le cose si sono indirizzate per il verso giusto. Il portiere sardo col Panzer de noantri voleva farsi gli Agazzi suoi, ma gli ha detto male. E ha fatto la fine di Stekelenburg al derby. Come dire, Dio li fa e Miro li accoppia.

6+ a bello Mauri!

Poco Dolce e assai Banana, meno Rocco e più Tarocco, il modello che non deve chiedere mai (come il dopobarba di quella pubblicità), ma solo rispondere alle domande che gli vengono rivolte, stava galleggiando in mezzo al campo come un pedalò da cinque euro all’ora, quando ad un tratto ha avuto un sussulto da piacione vero. Si è ricordato infatti che tutti gli occhi del Belpaese pallonaro erano rivolti verso questo anticipo serale e perciò per farsi notare ha sfoggiato un lancione calibrato verso il tedesco che ha dato il la all’azione della svolta. Insomma ne ha fatta una sola, ma l’ha fatta bene. Come Massimo Lopez al capodanno di Rai Uno quando ha imitato Monti.

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Meno tosto del solito. Solo tost. Ma mancava il prosciutto col formaggio.

6 a Bum bum Floccari e Galeazzo Ciani

Il mister li ha buttati nella mischia negli ultimi venti minuti, quelli del ribaltone. E sono risultati decisivi. Se c’avesse pensato Matteo Renzi a suo tempo, chissà…

5+ a Carlos Monzon Ledesma

Er Lumaca è rimasto nel guscio e la squadra si è fermata. Ma dopo 200 sgobbate senza tirà il fiato, ce po’ sta un rallentamento? Certo che ce po’ sta. Se si pensa che il Roma-Viterbo da quando ha iniziato le corse, non si sa mai il tempo che impiega per arrivare a destinazione, figuriamoci.

5+ a Tomic-Seric-Lulic l’evoluzione della specie

E’ partito in quarta, poi ha scalato in terza, quindi è passato in folle. Ma sempre col freno a mano tirato però.

5 a Speedy Gonzales

Nè carne né pesce. Solo panettone. Quello che j’è rimasto sullo stomaco.

5 a er Nano

E’ “salito” in partita, solo per i primi minuti di gioco, quando ha preso una traversa su punizione. Ed è stata una mossa geniale. Tipo quella di Fini di buttarsi con Monti per restare a galla. Perché tutti hanno visto che il bandolero stanco era in campo, al contrario delle leggende metropolitane che accompagnano le sue performance pirandelliane, della serie uno, nessuno, centomila. E così, approfittando della circostanza, è via via scivolato nell’anonimato come un tronista di Maria de Filippi qualsiasi, sino a superarsi nella sparizione definitiva dalla scena. Un numero che come è noto, a quel povero diavolo di Silvan, non è mai riuscito e che per colpa sua, gli ha fatto andare la tombolata vinta a capodanno di traverso.

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Appunti di gioco[/size=3]

di Roberto Taglieri

Sabato, 5 gennaio 2013

Il prologo del 2013 è un bel thrilling. A poco più di dieci minuti dalla fine la Lazio perdeva di misura contro un ottimo Cagliari: l’esito sembrava scontato, invece grazie ad una rete di Konko ed un rigore trasformato da Candreva i biancazzurri ribaltano il risultato ed escono vittoriosi da questa difficile gara. Il Cagliari è bisognoso di punti ma arriva a Roma senza Astori e Pisano ed all’ultimo momento anche di Pinilla; la Lazio recupera Candreva dopo la squalifica ma lo lascia in panca. I biancazzurri ad 8 punti dalla Juve, secondi in Classifica, cercano di rosicchiare qualche lunghezza alla capolista e fare di tutto per mantenere il passo.

A margine della gara va sottolineata la targa che Lotito in persona conferisce a Christian Ledesma prima della sua duecentesima gara con la maglia biancoceleste; invece un coro con relativo striscione contro Zarate, intonato dalla curva Nord fa da cornice all’inizio della partita. Gli ospiti sembrano molto aggressivi, ma non riescono a mettere in difficoltà la squadra di Petkovic, che sembra incominciare bene. Al 13’infatti, dopo una discesa travolgente Lulic si ritrova la palla tra i piedi, tenta di scavalcare Agazzi ma la sfera si perde sul fondo. Hernanes al 18’ colpisce la traversa dopo aver calciato magistralmente una punizione dai 25 metri.

La replica sarda però è di quelle da brividi: Ibarbo dalla destra mette al centro per Sau, che lascia a Nainggolan ma Marchetti si supera chiudendo lo specchio al centrocampista indonesiano. Poco dopo Klose calcia con la punta del piede ma Agazzi non si fa beffare. Al 34’ una bella e veloce ripartenza laziale non ha esito per l’opposizione del portiere su tiro finale di Lulic, ma il Cagliari mostra ottime individualità: Ibarbo e Nainggolan sono davvero due spine nel fianco biancazzurro.

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Ci prova Hernanes e l’estremo dice no al 39’, ma è Klose a divorarsi il vantaggio al 40’ mettendo a lato di un soffio dopo aver dribblato anche il portiere. All’inizio del secondo tempo ancora un palo nega alla Lazio il vantaggio: da un corner è Del Fabbro a deviare sul legno e Gonzalez non riesce a ribadire in rete. Al 56’Hernanes calcia sul fondo dopo un dribbling di Klose e poco prima dell’ingresso in campo di Candreva il Cagliari si porta in vantaggio: a difesa schierata Sau si beve Dias e con un tiro dai 16 metri beffa Marchetti calciando molto bene a fil di palo. La replica laziale stenta ad arrivare: ci prova Candreva al 70’ ma poi tra errori e imprecisione non si vede molto. Escono Ledesma, oggi un mezzo fantasma e Dias infortunato, dentro vanno Ciani e Floccari proprio quando Candreva tira, stavolta molto bene e guadagna un corner. Sull’angolo è Konko a piazzare nel sacco la puntata del pareggio, ribadendo in gol una torre di Floccari.

Un secondo dopo Biava non riesce ad angolare bene e Agazzi blocca, ma poco prima del termine della gara arriva la sorpresa: Klose è lanciato splendidamente a rete e mentre il tedesco calcia, Agazzi gli frana sopra. Orsato dà rigore ed espelle il portiere per doppia ammonizione; Cossu protesta esageratamente e anche lui segue Agazzi negli spogliatoi. Candreva batte il penalty e la butta dentro nonostante Avramov, appena in campo, avesse intuito. In 9 contro 11 la Lazio controlla al meglio gli ultimi scampoli di gioco e si porta a casa tre punti straordinari, che consentono al mister biancazzurro di eguagliare i 39 punti ottenuti da Eriksson l’anno dello scudetto. Ma esultanze a parte, il gioco di stasera è stato latitante ed anche la condizione fisica post vacanze della truppa laziale hanno lasciato a desiderare: un campanello d’allarme per Petkovic, che dovrà lavorare sodo.

LAZIO CAGLIARI 2 – 1 61’Sau 79’ Konko 85’ Candreva (r)

LAZIO: Marchetti, Konko, Dias (73’ Ciani), Biava, Radu, Ledesma (73’ Floccari), Hernanes, Lulic, Gonzalez (62’Candreva), Mauri, Klose. All: Petkovic

CAGLIARI: Agazzi, Perico, Rossettini, Del Fabbro, Avelar, Dessena (56’ Cossu), Conti, Nainggolan, Ekdal, Ibarbo (84’ Avramov), Sau (75’ Nenè). All: Pulga-Lopez

Arbitro Orsato

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