Purtroppo il mondo dello sport è pieno di tragedie. Basti pensare all’azione terroristica durante le Olimpiadi di Monaco 1972. Molti gli incidenti aerei.
Superga, 4 maggio 1949. Una tragedia rimasta nella memoria collettiva e mai dimenticata a distanza di tanti anni. Quel giorno si chiuse in maniera tragica il ciclo del grande Torino – Valentino Mazzola era il suo simbolo – proprio quando il mondo, alla fine della seconda guerra mondiale, iniziava a prendere confidenza con il trasporto aereo.
6 febbraio 1958. Il volo 609 della British European Airways si schianta in fase di decollo sulla pista di Monaco di Baviera. A bordo ci sono i giocatori del Manchester United, conosciuti anche come Busby Babes, per l’età media bassissima del team di Matt Busby. 24 i morti. Tra i sopravissuto l’allenatore e Bobby Charlton, destinato a diventare una leggenda del calcio inglese.
28 gennaio del 1966. Vittima la nazionale tedesca di nuoto in trasferta a Brema per un meeting internazionale. A schiantarsi in circostanze ancora poco chiare fu il Convair CV-440 della Lufthansa partito da Francoforte e diretto a Brema. Nessun sopravissuto tra i 46 occupanti. La lista comprende 7 nuotatori e il loro allenatore.
13 ottobre del 1972. Il volo 571 della Fuerza Aerea Uruguaya si schianta sulla cordigliera delle Ande. Tra i passeggeri ci sono i giocatori della squadra di rugby Old Christian Club di Montevideo. 29 il bilancio dei morti, 16 i sopravvissuti. La vicenda ispirò libri e film per lo sviluppo drammatico dei giorni successivi all’incidente. Bloccati in mezzo alle montagne i sopravissuti si nutrirono infatti con i cadaveri dei compagni.
29 novembre del 1975. Di ritorno dai test sulla pista francese del Paul Ricard muore il campione automobilistico Graham Hill. Il suo Piper Atzec precipita su un campo di golf a Arkley, un campo di gol a nord di Londra. Con lui scompaiono il promettente pilota britannico Tony Brise e 4 tecnici della squadra.
27 aprile del 1993. A causa di un incendio a bordo cade il DHC-5 Buffalo con a bordo la nazionale di calcio dello Zambia, diretta a Dakar per una partita contro il Senegal, valida per le qualificazioni ai mondiali di calcio. Nessun sopravissuto. I corpi vennero sepolti a Lusaka in quello che è chiamato il cimitero degli eroi, all’esterno dello stadio.