Tacconi parla dopo l'aneurisma: "Pensavo di essere immortale ma dietro l'angolo..."
Top

Tacconi parla dopo l'aneurisma: "Pensavo di essere immortale ma dietro l'angolo..."

Stefano Tacconi, ospite in esclusiva a Verissimo, parla per la prima volta in tv dopo l'aneurisma celebrale che l'ha colpito il 23 aprile 2022.

Tacconi parla dopo l'aneurisma: "Pensavo di essere immortale ma dietro l'angolo..."
Stefano Tacconi
Preroll

globalist Modifica articolo

5 Novembre 2023 - 17.54


ATF

Fuori dall’incubo? Quasi ma ci siamo, «Me la sono vista brutta. Pensavo di essere immortale e invece dietro l’angolo c’era qualcosa di inaspettato. Fortunatamente il giorno che mi è successo c’era con me mio figlio Andrea». Stefano Tacconi, ospite in esclusiva a Verissimo, parla per la prima volta in tv dopo l’aneurisma celebrale che l’ha colpito il 23 aprile 2022.

Rispondendo alle domande di Silvia Toffanin, l’ex portiere della Juventus ricorda i giorni prima del malore: «Da un paio di giorni mi sentivo molto stanco perché avevo guidato da solo per più di tremila chilometri, avevo mal di testa e dovevo aspettarmi che qualcosa non andasse bene, ma non pensavo fosse una cosa del genere». E ancora: «Mi sono perso un po’ di cose in questo periodo, come il matrimonio di mia nipote e il diciottesimo di mia figlia. Però, almeno, mi hanno visto vivere che è quello che conta».

Quanto alle difficoltà post-operatorie, confessa: «La cosa più complicata è stata la riabilitazione. Nonostante sia stato un atleta non entravo in palestra da 25 anni e ho faticato tantissimo: ho dovuto ricominciare tutto da capo, a camminare e a parlare». Ora «mi dicono che devo stare attento perché può tornare l’emorragia, ed è quello che mi fa un po’ più paura, perché io non sto mai fermo».

Tacconi sottolinea anche l’importanza di aver avuto sempre accanto la sua famiglia e della grande forza d’animo di sua moglie: «Il medico che mi ha operato le ha detto `non so se arriverà a domattina´. Sono frasi forti da sentire, è stata dura ma lei ha resistito senza mai mollare. Adesso che sono tornato a casa mi sta dietro, mi cura e mi guarda».

Native

Articoli correlati