Tutti con gli occhi all' insù. Di che colore sarà la prima fumata?
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Tutti con gli occhi all' insù. Di che colore sarà la prima fumata?

Comincia oggi il Conclave che porterà al successore di Francesco

Tutti con gli occhi all' insù. Di che colore sarà la prima fumata?
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7 Maggio 2025 - 18.09 Culture


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di Caterina Abate

Per i fedeli Cristiani sicuramente è un momento di alta emozione quella che porta all’elezione di un nuovo pontefice. Saranno giorni di totale isolamento per i cardinali riuniti in Conclave, da oggi 7 maggio. Sono 133 porporati, provenienti da 71 paesi deputati alla scelta che decreterà il futuro della Chiesa Cattolica, un Papa che proseguirà una via di apertura come quella di Francesco, o un ritorno ad un cattolicesimo più tradizionale. Più volte Bergoglio durante il suo pontificato sottolineò la necessità di una Chiesa che fosse aperta ed accogliente, senza barriere e formalismi, in antitesi con la via più tradizionale di Benedetto XVI. In una congerie temporale di incertezza geopolitica si suppone anche che molti non credenti seguiranno queste elezioni papali con una certa apprensione. La provenienza internazionale dei porporati riuniti sotto le volte michelangiolesche affrescate della Cappella Sistina fanno si che a seguirla siano i media davvero di ogni paese del mondo. 

Non c’è certezza su quanto tempo però sia necessario a sentire la frase del “Nunzio votis gaudium magnum” con cui il nuovo pontefice verrà presentato dalla Loggia delle Benedizioni. I conclavi degli ultimi 50 anni hanno avuto una durata variabile tra i 2 e quattro giorni.

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Nel 1963 Giovanni Battista Montini venne eletto dopo 6 scrutini e 4 fumate nere, presentandosi come Paolo VI, dopo essere stato arcivescovo di Milano. La volta di Giovanni Paolo I, Albino Luciani, patriarca di Venezia, fu il pontificato più breve degli ultimi cinquant’anni, scelto solo dopo quattro scrutini alla seconda fumata, e deceduto dopo 33 giorni di servizio al soglio pontificio il 29 settembre del 1978. A seguire fu scelto Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla arcivescovo di Cracovia, che apparve alla Loggia delle Benedizioni dopo tre fumate nere. Alla sua morte Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, decano del collegio cardinalizio, fu scelto al quarto scrutinio, alla cui scelta di dimissione per anzianità e mancanza delle forze necessarie al suo compito seguì il Conclave che portò all’elezione di Jorge Maria Bergoglio come Francesco in due giorni. Gli ultimi decenni hanno visto pontefici non italiani, e chissà se anche il prossimo non arrivi dalla “fine” del mondo. Non resta che puntare lo sguardo al comignolo e attendere la fatidica fumata bianca. 

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