Papa Leone XIV incontra la stampa: "Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra"

Nel corso di un incontro con i rappresentanti dei media di tutto il mondo, nell’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha rivolto un sentito appello ai giornalisti, esortandoli a essere "operatori di pace"

Papa Leone XIV incontra la stampa: "Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra"
Papa Leone XIV
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12 Maggio 2025 - 12.55


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Nel corso di un incontro con i rappresentanti dei media di tutto il mondo, nell’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha rivolto un sentito appello ai giornalisti, esortandoli a essere “operatori di pace”, a cercare “con amore” la verità e a dire “no alla guerra delle parole e delle immagini”.

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Dobbiamo respingere il paradigma della guerra“, ha affermato, sottolineando l’importanza di un approccio comunicativo improntato al dialogo e alla riconciliazione. Ha poi voluto esprimere gratitudine per l’impegno dei professionisti dell’informazione: “Vi ringrazio per il lavoro che avete fatto e state facendo in questo tempo, che per la Chiesa è essenzialmente un tempo di Grazia“.

Proseguendo nel suo intervento, il Pontefice ha ribadito l’urgenza di rivedere il modo in cui si comunica, specie in contesti di conflitto e tensione: “Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra“, ha detto. “Una comunicazione disarmata e disarmante – ha proseguito – ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace“.

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Nel suo messaggio, Papa Leone XIV ha voluto anche richiamare l’attenzione sul ruolo della tecnologia nella società contemporanea, con particolare riferimento all’uso dell’intelligenza artificiale: “La comunicazione non è solo trasmissione di informazioni, ma è creazione di una cultura, di ambienti umani e digitali che diventino spazi di dialogo e di confronto. E guardando all’evoluzione tecnologica, questa missione diventa ancora più necessaria. Penso, in particolare, all’intelligenza artificiale col suo potenziale immenso, che richiede, però, responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all’età e ai ruoli sociali“.


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