di Martina Aureli
Norvegia. I morti per le due stragi del venerdì nero – l’autobomba a Oslo e la sparatoria nel campo estivo di Utoya – salgono a 93. Ben 85 le vittime tra i giovani massacrati nell’isola. La polizia cerca i complici di Anders Behring Breivik. Il giovane norvegese (32 anni) immediatamente arrestato. L’uomo ha confessato, spiegando di aver agito da solo. Ma le autorità dubitano che possa essere l’unico responsabile. Ad Oslo e dintorni sono state passate al setaccio le case di tutti i neonazisti schedati negli archivi della polizia. Sei persone sono state arrestate nella notte, poi rilasciate perchè ritenute estranee alle stragi.
Chi è Anders Behring Breivik
Ma chi è Anders Behring Breivik? Sul suo profilo di Facebook – immediatamente cancellato – si definiva “celibe, cristiano e conservatore”.
Di certo c’è la sua vicinanza con l’estrema destra. Le idee anti-islamiche e fortemente nazionaliste emerse dai messaggi scambiati su internet.
Breivik aveva collaborato con un gruppo inglese di estrema destra, l’English Defence League (Edl), un gruppo che aveva come scopo dichiarato alimentare nei propri Paesi l’odio contro gli islamici.
Preparava le stragi da 2 anni: il documento sul web
Dalle ultime notizie, Anders avrebbe pianificato gli attentati da almeno due anni, nell’autunno del 2009.
A rivelarlo è un documento di 1.500 pagine che lui stesso ha pubblicato su internet il 22 luglio, poche ore prima degli attentati.
Nel memoriale, in cui si spiegano nei dettagli i preparativi della spedizione, Anders invoca “l’uso del terrorismo come mezzo per risvegliare le masse”, e dice di aspettarsi di essere ricordato “come il più grande mostro dopo la Seconda Guerra Mondiale”.
Il testo, redatto in inglese e intitolato “A European Declaration of Independence – 2083”, è firmato “Andrew Berwick”. Uno pseudonimo inglese del nome di Anders Behring Breivik.
Il video su YouTube
Ad accompagnare il manifesto anche un video (qui sul sito dell’Ansa e qui su YouTube) in cui si vedono simboli celtici e richiami alla storia dei cavalieri templari, dalla ricerca del sacro Graal alla croce di Gerusalemme.
“Faremo vittime”
Nel manifesto pubblicato on line si fa riferimento al popolo europeo parlando di “libere persone indigene d’Europa” e si dichiara “guerra preventiva contro tutte le elite marxiste e multiculturaliste dell’Europa occidentale”.
Il documento promette poi vendetta per chi ha “tradito” l’Europa. “Stiamo individuando ogni singolo traditore multiculturalista dell’Europa occidentale… Voi sarete puniti per i vostri atti di tradimento contro l’Europa e gli europei”.
Il manifesto fa anche riferimento a future vittime: “Per poter attuare con successo la censura dei media culturali marxisti e multiculturalisti saremo obbligati ad attuare operazioni significativamente più brutali e mozzafiato che porteranno a vittime”.
Il plagio: copiato da Unabomber
Il memoriale postato su internet sarebbe comunque in realtà copiato dal manifesto di Unabomber. A scriverlo è il quotidiano norvegese VG, che, mettendo a confronto i due documenti, quello del folle norvegese e quello di Theodore Kaczynski (il criminale americano condannato per aver inviato pacchi esplosivi per 18 anni) rivela come siano state cambiate solo poche parole.