Con Hollande la Francia torna socialista

Tutti gli istituti di sondaggio danno Hollande nuovo presidente con il 52-53% dei voti. In attesa dei risultati ufficiali il Ps prepara la festa.

Con Hollande la Francia torna socialista
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6 Maggio 2012 - 19.31


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La fonte non è francese, ma il sito del quotidiano belga Le Soir. In particolare, secondo Ipsos e Bva (due importanti istituti di rilevazione), Hollande sarebbe al 52,5% e Sarkozy al 47,5%. Secondo Tns Sofres, in vantaggio di Hollande sarebbe ancora maggiore: 53,5% contro il 46,5% di Sarkozy. Altri tre istituti di rilevazione confermano la tendenza; secondo Ifop, Csa e Harris Hollande sarebbe al 53% e Sarkozy al 47%. I dati vengono da indagini realizzate all’uscita dei seggi tra le 8 e le 11 di questa mattina.

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Già per il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, le autorità che devono sorvegliare lo svolgimento corretto delle elezioni avevano predisposto un piano per assicurare il rispetto di una legge che vieta a chiunque di pubblicare prima delle 20 i risultati, parziali, ipotizzati statisticamente o definitivi, attraverso ogni mezzo di comunicazione pubblico, anche per via elettronica. La legge in questione esisteva anche prima di questa elezione. Quel che c’è questa volta di nuovo, come sottolinea il blog del quotidiano Le Monde, è che, a differenza delle ultime elezioni, i social network come Facebook (che in Francia ha circa 40 milioni di utenti) o social media come Twitter (circa 5 milioni) permettono una diffusione rapidissima delle indiscrezioni sugli exit poll e sui dati parziali, mettendo molto più a rischio la segretezza fino alla chiusura delle urne.

Il rischio, è in realtà molto più teorico che pratico: ovvero che la pubblicazione di notizie precoci sui risultati ufficiali dello scrutino prima dell’ora prevista per la chiusura influisca sulle scelte di coloro che non sono ancora andati a votare. In questo caso, almeno teoricamente, le elezioni potrebbero venire addirittura annullate. Ma è un rischio escluso da molti osservatori ed esperti: difficile che sia rilevante il numero degli elettori intenzionati ad andare a votare all’ultimo momento, e che cambino idea in base a notizie ricevute poco prima. Ancor più difficile che simili eventi portino davvero a decidere l’annullamento del voto.

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Ma per cercare di evitare il problema sul nascere, la commissione elettorale ha ottenuto (ha strappato) dalle maggiori agenzie di sondaggi francesi la promessa di tenere sotto il massimo riserbo qualsiasi dato che dovesse arrivare prima della chiusura dei seggi. La legge prevede multe fino a 75mila euro per chi dovesse violarla. Per vigilare invece che il “silenzio internet” tenga fino alle otto di sera, dieci persone sarebbero state incaricate di sorvegliare i social network e l’intera rete, a quanto scrive Le Monde.

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