La farsa delle elezioni in Siria
Top

La farsa delle elezioni in Siria

Candidati burattini del regime. L'opposizione ha boicottato il voto e la partecipazione è stata debolissima. La truffa organizzata da Assad non ha funzionato.

La farsa delle elezioni in Siria
Preroll

Desk Modifica articolo

8 Maggio 2012 - 09.23


ATF
di Kiwan Kiwan

Chissà come mai non è andata come in Iraq. Quando a Baghdad si tennero “libere elezioni” le tv offrirono al mondo l’immagine di tantissimi iracheni che sfidavano la paura e i terroristi di al-Qaeda e pur sapendo che rischiavano la vita andavano a votare, in massa. In Siria invece la partecipazione è stata debolissima e non soltanto perché l’opposizione ha boicottato queste elezioni proclamando gli scioperi in varie città. Ma perché i siriani non hanno creduto che questa farsa potesse essere definita una “libera competizione elettorale”.

In un seggio di Damasco le autorità hanno dichiarato che si sono presentate 137 persone alle urne nelle prime tre ore, ma i giornalisti hanno visto solo tre persone presentarsi alle urne in quel seggio,pur stazionando lì per un’oretta. Un uomo che ha chiesto l’anonimato, ha detto : “Chi non sa che i candidati sono tutti degli uomini d’affari e burattini nelle mani dei potenti del regime?”.

Il Consiglio Nazionale dell’Opposizione siriana ha invitato i siriani “a scioperare e protestare contro le elezione truffa, definendo il regime un “usurpatore sfacciato”, che convoca elezioni mentre nel paese c’è la guerra, e per strada si incontrano proiettili e missili di ogni genere. “Non convoca elezioni credibili chi si macchia di crimini contro l’umanità e ogni genere di punizioni collettive”.

Interessante anche l’opinione di Louay Hussein, che guida il Movimento Costruzione dello Stato Siriano: “Queste elezioni sono formali e non cambieranno l’equilibrio in Siria, anche perché il Parlamento siriano non ha nessuna autorità, non decide niente, e per questo non ha nessuna autorità nel paese”.

Native

Articoli correlati