Prima di ritirarsi per le vacanze estive, la Duma ha approvato due contrastatissime leggi destinate a rafforzare il controllo e la pressione contro gli oppositori ai vertici politici del paese. A partire da ora infatti gli attivisti delle organizzazioni non governative che ricevono fondi da altri paesi a sostegno di una loro partecipazione alla vita politica in Russia verranno catalogati come “agenti stranieri”. La legge è stata approvata in terza ed ultima lettura, malgrado le forti critiche internazionali, con 374 sì, tre no e un astenuto.
La seconda norma reintroduce nel codice penale il reato di diffamazione, con la possibilità di applicare multe fino a 500.000 rubli, 12.500 euro circa. 238 i voti a favore e 91 quelli contro. I due provvedimenti dovranno ora essere firmati da Vladimir Putin.