Pena di morte e Sharia, 900 esecuzioni

Sono 18 i Paesi con la pena di morte che hanno negli ordinamenti giuridici richiami alla Sharia. Impiccagione, decapitazione, fucilazione e lapidazione i metodi.<br>

Pena di morte e Sharia, 900 esecuzioni
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4 Agosto 2012 - 12.06


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Rapporto di Nessuno tocchi Caino. “Nel 2011, almeno 898 esecuzioni sono state effettuate in 12 Paesi a maggioranza musulmana contro le almeno 823 del 2010, molte delle quali ordinate da tribunali islamici in base a una stretta applicazione della Sharia”. Secondo il rapporto, sono 18 i Paesi mantenitori della pena di morte che hanno nei loro ordinamenti giuridici richiami espliciti alla Sharia, tuttavia, dei 47 Paesi a maggioranza musulmana nel mondo, 23 possono essere considerati a vario titolo abolizionisti, mentre i mantenitori della pena di morte sono 24, dei quali 12 l’hanno praticata nel 2011. “Il problema non è il Corano -spiega il rapporto- perché non tutti i Paesi islamici che a esso si ispirano praticano la pena di morte o fanno di quel testo il proprio codice penale, civile o, addirittura, la propria legge fondamentale. Il problema è la traduzione letterale di un testo millenario in norme penali, punizioni e prescrizioni valide per i nostri giorni, operata da regimi fondamentalisti, dittatoriali o autoritari al fine di impedire qualsiasi cambiamento democratico”.

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Impiccagione, decapitazione e fucilazione: questi i metodi con cui viene applicata la pena capitale. Il più diffuso è l’impiccagione effettuate in Palestina, Egitto, Iran, Iraq. Impiccagioni eseguite in pubblico combinate a pene supplementari come la fustigazione e l’amputazione degli arti prima dell’esecuzione. La decapitazione come metodo “legale” per eseguire sentenze in base alla Sharia, invece, è un’esclusiva dell’Arabia Saudita. Come “esecuzioni extragiudiziarie” andrebbero invece classificate le decapitazioni effettuate in Somalia dagli estremisti islamici di Al-Shabaab. Non propriamente una punizione islamica, la fucilazione è pure stata usata nel 2011 e nei primi mesi del 2012 in Yemen e Somalia in esecuzione di condanne basate anche sulla Sharia. Nel 2011 e nei primi sei mesi del 2012, non risulta siano state eseguite condanne a morte tramite lapidazione. Solo nel luglio 2012, un tribunale del Sudan ha condannato alla lapidazione una donna per aver commesso adulterio. Lapidazioni extra-giudiziarie per adulterio, però, sono state effettuate in Afghanistan in zone controllate dai Talebani, in Somalia a opera di miliziani Al-Shabaab e in Mali a opera di estremisti islamici che controllano il Nord del Paese.

Redattore Sociale

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