In Siria è strage: almeno 23 i bambini uccisi oggi, con un bilancio complessivo di 75 morti. A denunciarlo sono i comitati di coordinamento locale anti-regime. La gran parte degli uccisi, 52, in questo bilancio parziale si contano ad Aleppo. Secondo gli attivisti, dieci persone, tra le quali sette bambini, sono rimaste uccise nella distruzione della loro casa provocata dai bombardamenti governativi nel quartiere di Marjeh ad Aleppo.
Il Centro per la documentazione delle violazioni (Vdc), che diffonde solo il numero delle vittime identificate, parla di 38 morti in tutto il Paese, 16 ad Aleppo, e conferma la morte di cinque bambini nella casa di Marjeh. Bombardamenti intensi, aggiunge il Vdc, sono avvenuti anche sui quartieri di Hanano e Hidariyeh. Bombe sono piovute anche sul quartiere di Nairab.
E un grido d’allarme sulla situazione siriana arriva anche dal nuovo rappresentante speciale di Onu e Lega Araba Lakhdar Brahimi. «La situazione in Siria è in costante peggioramento, il bilancio delle vittime è sconcertante, la sofferenza immensa, e la distruzione sta raggiungendo proporzioni catastrofiche», ha dichiarato Brahimi durante una riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Si tratta del primo intervento ufficiale del diplomatico algerino da quando ha sostituito l’ex segretario generale Kofi Annan.
«Il futuro della Siria sarà costruito dal suo popolo e da nessun altro, ma il sostegno della comunità internazionale è indispensabile e urgente», ha proseguito Brahimi, sottolineando come «l’azione sarà efficace solo se tutte le forze andranno nella stessa direzione». Il diplomatico algerino ha annunciato l’intenzione di recarsi al più presto al Cairo per incontrare il segretario generale della Lega Araba Nabil el Araby e poi di visitare anche in tempo utile tutti i Paesi che sono in grado di aiutare il popolo siriano affinché il processo politico diventi una realtà e porti ad una transizione che rispetti le legittime aspirazioni dei cittadini.