Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha atteso la partenza di Benedetto XVI da Beirut per innescare una nuova ondata di sentimento anti-americano, esortandoi libanesi a scender in strada per protestare controil film islamofobo (L’innocenza dei musulmani), prodotto negli Stati Uniti, e per il quale si sono accese violente proteste in tutto il mondo islamico. Decine sono già le vittime negli scontri in piazza, che hanno visto protagoniste le ambasciate americane di mezzo mondo, assaltate da una folla inferocita per la pellicola.
E dall’Egitto arriva la notizia che molti di quelli che hanno partecipato alle proteste di piazza, contro il film islamofobo, in relatà sono stati pagati. L’ha dichiarato il primo ministro Hisham Qandil. In realtà si tratta di una sorta di coferma di quanto era già stato detto sulla vicenda. Infatti, alcuni analisti avevano già fatto sapere che dietro alle agitazioni di piazza potesse nascondersi la mano di Al Qaeda, che avrebbe preso a pretesto il film islamofobo per scatenare la violenza.
E il governo degli Stati Uniti dichiara che l’Egitto non ha ancora spiegato se il governo sappia o abbia anche solo dei sospetti su chi abbia pagato i dimostranti.
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