Sono scoppiate le proteste nel mondo islamico in seguito alla pubblicazione delle vignette su Maometto da parte del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Un centinaio di manifestanti, presentatisi come «studenti», si è riunito davanti all’ambasciata francese a Teheran al grido di «Morte all’America» e «Morte alla Francia». Un cordone di polizia sta tenendo lontani i manifestanti. La protesta non sarebbe autorizzata, in base alle informazioni fornite all’ambasciata dal ministero degli Esteri iraniano.
Manifestazioni anche in Afghanistan, dove alla protesta contro il film blasfemo Innocence of Muslims, si è aggiunta quella contro le vignette su Maometto. Circa 300 studenti hanno intonato gli slogan «Morte alla Francia, morte agli Stati Uniti» a Kabul, nella periferia della capitale. In una zona vicina, altre centinaia di manifestanti hanno gridato «Morte agli Stati Uniti», «Lunga vita all’islam, lunga vita all’Afghanistan».
Intanto i Fratelli Musulmani, in Egitto, hanno chiesto al governo di Parigi di prendere una misura «decisa e urgente» contro Charlie Hebdo, cosi come fatto già per le foto di Kate Middleton. «Se quello della duchessa Kate – ha detto Essam Erian, leader del partito dei Fratelli Musulmani – è un caso di violazione della privacy, le vignette sono un insulto a tutto un popolo. La fede degli altri va
rispettata».