Vietnam, tre blogger condannati per propaganda

Puniti con pene carcerarie tra i 4 e i 12 anni per propaganda contro lo Stato tre blogger vietnamiti, uno dei quali aveva sostenuto apertamente Obama.

Vietnam, tre blogger condannati per propaganda
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24 Settembre 2012 - 09.39


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Sono stati condannati oggi a pene carcerarie tra i 4 e i 12 anni per propaganda contro lo
stato tre blogger vietnamiti, uno dei quali aveva pubblicamente sostenuto il presidente americano Barack Obama. La condanna più pesante, 12 anni, al più noto dei tre, Nguyen Van Hai, già condannato nel settembre 2008 a due anni e mezzo per frode fiscale. Ta Phong Tan, ex agente di polizia la cui madre si era uccisa a luglio dandosi fuoco, è stato condannato a 10 anni e Phan Thanh Hai a quattro anni.

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I tre sono stati accusati di aver pubblicato articoli politici sul sito vietnamita Free Journalists Club, bandito dal governo, così come sui loro blog, denunciando la corruzione e criticando la politica estera di Hanoi. «Non sono mai stato contro la Stato, sono solo frustrato per l’ingiustizia, la corruzione, la dittatura che non rappresentano lo Stato, ma solo alcuni individui», si è difeso Nguyen Van Hai. «I cittadini hanno il diritto alla libertà di espressione», ha aggiunto prima che il sonoro del processo, che
veniva trasmesso in una saletta vicina all’aula del tribunale per giornalisti e diplomatici, venisse interrotto.

Il giudice Nguyen Phi Long ha detto che gli accusati hanno «abusato della loro popolarità su internet per postare articoli che criticano il partito, distruggono la fiducia dei cittadini nello Stato». «Il loro crimine – ha aggiunto – è particolarmente grave con una chiara intenzione contro lo Stato. Devono essere severamente puniti».

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A maggio, Obama aveva dichiarato: «Non dobbiamo dimenticare i giornalisti come il blogger Dieu Cay, il cui arresto 2008 ha coinciso con un giro di vite di massa sul sulla stampa e l’informazione in Vietnam». Gruppi per i diritti civili tra cui Human Rights Watch e Amnesty International hanno invitato il governo a lasciar cadere le accuse e rilasciare i tre blogger immediatamente.

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