Il segretario dell’Onu Ban Ki Moon ha lanciato l’allarme sulla crisi in Siria durante il suo intervento a Strasburgo al Consiglio d’Europa, al Forum per la democrazia: «Si sta andando verso una catastrofe». E ancora: «L’escalation del conflitto ha conseguenze molto gravi e sta mettendo a rischio la stabilità dei Paesi vicini e dell’intera regione». Il segretario generale dell’Onu ha sottolineato l’estrema pericolosità dell’allargamento del conflitto alla Turchia e dell’impatto della crisi siriana sul Libano e ha evidenziato il rischio che si arrivi a una «calamità regionale», esprimendo tutta la sua preoccupazione per il fatto che la Siria continui a ricevere armi.
«La militarizzazione del conflitto – ha detto poi Ban Ki Moon – non fa che aggravare le cose». Il segretario generale dell’Onu ha quindi lanciato un nuovo appello affinché la comunità internazionale compia ulteriori sforzi per andare incontro alla situazione d’emergenza che stanno vivendo la popolazione siriana e gli oltre 300 mila rifugiati nei Paesi vicini, soprattutto in vista dell’inverno.
Nel frattempo, sono ripresi questa mattina bombardamenti delle forze di Assad su varie località della Siria, tra le quali la città di Aleppo: lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). L’artiglieria delle forze lealiste, secondo la fonte, ha colpito in particolare la cittadina di Karak al Sharki, nella provincia meridionale di Daraa, controllata dai ribelli, che da tre giorni è sottoposta a un assedio governativo. Nei bombardamenti, afferma l’Ondus, vi sono stati 20 morti, tra i quali cinque miliziani ribelli. L’Ondus aggiunge che bombe sono cadute anche su diversi quartieri di Aleppo, oltre che su Duma, nella provincia di Damasco.