Quindici manifestanti antifascisti, arrestati domenica ad Atene in seguito ad uno scontro con i sostenitori del partito neo-nazista Alba dorata, hanno denunciato torture da parte delle forze dell’ordine greche nella Centrale di Polizia Attica (Gada) – l’equivalente ad Atene di Scotland Yard – e sostengono di essere stati sottoposti a trattamenti umilianti in stile Abu Ghraib e G8 di Genova, come ha reso noto il loro legale alla stampa.
Altri venticinque manifestanti, arrestati ieri dopo aver dimostrato a sostegno dei loro compagni antifascisti, hanno dichiarato di essere stati picchiati e costretti a spogliarsi nudi e a piegarsi di fronte a ufficiali e altri manifestanti all’interno della stessa stazione di polizia.
Molti dei manifestanti arrestati dopo la prima dimostrazione, domenica 30 settembre, hanno raccontato di essere stati schiaffeggiati e colpiti dagli agenti di polizia mentre altri colleghi guardavano, di aver subito sputi ed essere stati «usati come posacenere», e infine di essere stati mantenuti svegli tutta la notte con torce e laser puntati sui loro occhi.
Altri hanno parlato di ustioni sulle braccia, hanno detto di esser stati videoregistri dagli agenti con i telefonini, con la minaccia di pubblicare le foto su internet e di dare i loro indirizzi di casa ai membri di Alba Dorata.
In risposta alle accuse, Christos Manouras, portavoce della polizia greca, ha dichiarato: «Non c’è stato alcun uso della forza da parte di agenti di polizia contro nessuno. La polizia greca esaminerà e studierà in modo approfondito ogni singola relazione per quanto riguarda l’uso della violenza da parte degli agenti di polizia. Se emergeranno responsabilità, la polizia intraprenderà azioni disciplinari adeguate. Non vi è alcun dubbio che la polizia greca rispettare sempre i diritti umani e non usa violenza».
Le manifestazione di proteste di domenica sono scattate in seguito alle richieste d’aiuto della comunità della Tanzania ad Atene, che ha denunciato violenze e azioni vandaliche da parte di un centinaio di persone in un quartiere centrale di Atene, nei pressi di Aghios Panteleimon, roccaforte di Alba Dorata, dove si susseguono episodi di violenza contro gli immigrati.