È un tipo fumantino Tagg Romney, 42 anni, uno dei sei figli del candidato repubblicano in corsa per la Casa Bianca. Tagg si è lasciato scappare di aver voluto prendere a pugni il presidente degli Stati Uniti durante il dibattito di martedì notte alla Hofstra University di New York. Ad un giornalista radiofonico che gli chiedeva che cosa avesse provato sentendo «il presidente che dava del bugiardo al padre», il 42enne ha risposto con tono serio: «Il primo istinto è stato quello di saltare dalla sedia, correre sul palco e colpirlo».
Poi ha continuato: «Ma come ben sapete non potevo farlo, primo perchè c’erano molti agenti del Secret Service tra me e lui, poi perchè è così che va la campagna elettorale». Tagg, anch’egli padre di sei figli, ha poi aggiunto: «Stanno cercando di fare il possibile per presentare mio padre come qualcuno che non è, noi ci siamo preparati a questo, dobbiamo cercare solo di rimanere calmi e prendere gli attacchi, e poi rispondere a nostra volta».
Come è naturale, le sue parole hanno scatenato polemiche soprattutto sul web. Dall’entourage di Romney si sono affrettati a minimizzare: «Tagg scherzava. Voleva solo spiegare che per la famiglia la corsa può essere frustrante».
