Nuove stragi in Siria. un raid aereo a Maarrat an Numaan, 300 km a nord di Damasco: il bilancio delle vittime è di almeno venti morti, tra i quali «numerosi bambini», e «30 dispersi». A riferirlo fonti ospedaliere al corrispondente dell’agenzia Afp sul posto. I soccorritori indicano la cifra delle vittime estratte dalle macerie in almeno 44 persone: due palazzi e una moschea dove i passanti si erano rifugiati sarebbero stati rasi al suolo.
Sono almeno dieci le bombe piovute sulla periferia orientale della città, dove si trova la base di Wadi Deif, sotto assedio da giorni. Si tratta del più importante presidio militare del governatorato di Idlib, e dell’ultimo caposaldo governativo in città. Dopo il raid aereo i ribelli hanno annunciato «l’assalto finale» per conquistare l’installazione, ha spiegato uno dei comandanti di zona, Raed Mandil. Maarrat an Numaan, infatti, da circa due settimane è nelle mani dei ribelli. È un punto strategico del Paese, anche perché vi passa l’autostrada M45 che collega Damasco ad Aleppo.
Ad aggravare la situazione siriana è anche la forte esplosione avvertita a Damasco, a 300 metri dal Ministero degli Interni. A riferirlo gli stessi residenti di Kfar Suse. quartiere periferico nella parte sud-occidentale della città. Secondo le prime informazioni si tratta di un attentato suicida compiuto a bordo di una motobomba contro la sede di uno dei servizi di sicurezza. Secondo quanto riferito dalla tv di Stato, non ci sarebbero vittime.
