E il ministro si dimette per una parolaccia

Succede in Gran Bretagna, dove il responsabile per i Rapporti con il Parlamento, Andrew Mitchell, ha rassegnato le dimissioni per aver dato del "plebeo" ad un poliziotto.

E il ministro si dimette per una parolaccia
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19 Ottobre 2012 - 21.55


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Niente da fare per Andrew Mitchell, il ministro
britannico per i Rapporti con il Parlamento. Accusato da un poliziotto di avergli dato del
«plebeo», ha dovuto rassegnare le dimissioni.

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Per un mese ha strenuamente difeso la sua
posizione e il sostegno dimostratogli dal premier David Cameron
sembrava aver centrato il segno.
La batutaccia che è costata al ministro la poltrona è stata pronunciata
davanti ai cancelli di Downing Street. Qui Mitchell
avrebbe apostrofato l’agente di guardia, colpevole di avergli
negato l’acceso alla residenza del primo ministro, con l’insulto
irrimediabilmente classista.

Il ministro ha sempre negato di aver usato il termine
«plebeo» – al contrario di quanto si legge nel rapporto
compilato dal poliziotto – ma non di aver avuto l’alterco con
l’agente.

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Nella sua lettera di dimissioni inviata a Cameron l’ormai ex
ministro spiega che, «al di là di chi abbia ragione o torto in
questa faccenda, non sarà in grado di svolgere i miei compiti al
livello che entrambi desideriamo».
Cameron, che si trova a Bruxelles per il vertice dell’Ue, ha
accettato le dimissioni di Mitchell.

Leggi l’articolo su [url”The Guardian”]http://www.guardian.co.uk/politics/2012/oct/19/andrew-mitchell-resigns-police-pleb[/url]

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