7 milioni di pensionati con meno di 1000 euro
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7 milioni di pensionati con meno di 1000 euro

Sono i dati del bilancio sociale dell'Inps. Più poveri i prepensionati. Mentre il disavanzo dell'Istituto cresce.

7 milioni di pensionati con meno di 1000 euro
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20 Novembre 2012 - 11.24


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La lettura del bilancio sociale dell’Inps 2012 non porta buone nuove: in generale, la situazione dell’Istituto previdenziale italiano comincia a sentire i contraccolpi della crisi e, pur rimanendo in attivo, denuncia di avere meno soldi in cassa. In secondo luogo la situazione dei pensionati, attuali e futuri, non promette nulla di buono.

Pensioni basse: Sono 7,2 milioni i pensionati che vivono con meno di 100 euro al mese. Il reddito
pensionistico medio lordo mensile nel 2011 erogato dall’Inps e
dagli enti previdenziali era di 1.131 euro (1.366 euro per gli
uomini, 930 per le donne). C’e grande differenza a livello
territoriale (1.238 al Nord, 1.193 medi al Centro, 920 l Sud).
Se invece del reddito complessivo si guarda alla singola
pensione (ma oltre un quarto dei pensionati ne ha più di una)
l’importo medio è di 780 euro con grandi differenze tra quelle
previdenziali (870 euro) e quelle assistenziali (406 euro). Tra
quelle previdenziali ci sono differenze significative nelle
medie tra quelle di anzianità (1.514 euro medi), quelle legate
al prepensionamento (1.469 euro medi) e quelle di vecchiaia (649
euro medi). Il prepensionamento, dunque, molto utilizzato in questi ultimi anni porta a intascare una pensione più bassa di circa 100 euro.

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Aumento della spesa pensionistica: La spesa pensionistica dell’Inps – tra assistenza e anzianità – è cresciuta dell’1,7%, arrivando a 194, 4 miliardi di euro. La maggior parte 14,4 miliardi per le pensioni previdenziali.
Il lavoro: dipendenti e operai. Pochi quadri: I lavoratori del settore privato
iscritti all’Inps erano nel 2011 19.058.215 con un aumento dello
0,6% sul 2010. Lo si legge nel bilancio sociale Inps presentato
oggi. I lavoratori dipendenti sono 12.874.933 (+0,5% sul 2010)
mentre gli autonomi (coltivatori diretti, artigiani e
commercianti) sono 4.420.878 (+0,3%). I parasubordinati che
contribuiscono effettivamente sono 1.741.000 (+1,9%). Se si
guarda alle qualifiche nel biennio 2009-2011 c’e’ un crollo per
gli apprendisti (-14,6%) mentre gli operai tengono (-0,3%). Gli operai, segnala l’Inps,
rappresentano con 6.505.337 unità ancora più della metà dei
lavoratori dipendenti (-0,3% tra il 2009 e il 2011) mentre gli
impiegati con 4.863.350 persone (+0,4% nel biennio) sono il
39,1% dei dipendenti. Gli apprendisti con appena 488.062 persone
nel 2011 (-6% nel 2011, -14,6% nel biennio) rappresentano appena
il 3,9% dei dipendenti. I dirigenti del settore privato,
diminuiti nel biennio dell’1,7%, sono 122.681, appena l’1% del
totale dei lavoratori dipendenti. I quadri, in aumento nel
biennio del 2,9%, sono 420.911.

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Meno soldi nelle casse dell’Inps:: La gestione finanziaria di competenza
dell’Inps si è chiusa con un saldo positivo di 1,297 milioni,
inferiore di 367 milioni rispetto a quello dell’anno
precedente. La riduzione dell’avanzo complessivo è costante dal 2008 in
poi, essa è dovuta a un insieme di fattori tra i quali i
maggiori sono stati l’incremento delle prestazioni
istituzionali e una dinamica modesta dell’incremento dei
contributi.

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