Un palestinese è stato ucciso e altri sette sono rimasti feriti dal fuoco dell’esercito israeliano nei pressi della frontiera tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico: lo hanno reso noto fonti ospedaliere palestinesi. Si tratta della prima vittima dopo l’entrata in vigore della tregua, mercoledì scorso.
Secondo quanto denunciato da Ashar al-Qedra, portavoce del ministero della Sanità di Hamas, un
contadino palestinese è rimasto ucciso e altri otto feriti dagli spari dei soldati israeliani di guardia su una torretta di vigilanza lungo la frontiera. I nove, originari dei villaggi di al-Garara e Abassan, stavano coltivando i propri campi, che si estendono a est di Khan Younis, in prossimità della
recinzione di confine, quando sono stati raggiunti dai proiettili. Alcuni dei feriti versano in gravi condizioni.
La notizia non è stata confermata dall’esercito israeliano, che però ha dichiarato che si erano verificati
alcuni ”disordini” sul lato palestinese del confine di Gaza stamattina, che hanno indotto i soldati israeliani a sparare. Ma Hamas ha fatto sapere che si rivolgerà ai “mediatori egiziani” dopo quella che considera la prima violazione della tregua nella Striscia di Gaza. A riferirlo è stato il capo portavoce portavoce del movimento islamico.
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