Non si sa se arriveranno ad essere un milione, ma certamente quella prevista per oggi pomeriggio a Il Cairo in piazza Tahrir è una giornata di quelle storiche per il movimento egiziano. A scendere in piazza sono gli oppositori di Morsi. La proetsta è scoppiata dopo il decreto che amplia i poteri del presidente, anche rispetto alla magistratura, nonostante il leader dei Fratelli musulmani, il primo presidente del consiglio democraticamente eletto in Egitto dopo l’era Mubarak, abbia fatto una parziale marcia indietro mantenendo l’inappellabilità delle decisioni del presidente soltanto sulla sovranità nazionale.
Gli oppositori di Mohammed Morsi sono da una parte i giovani del movimento 6 aprile che vorrebbero delle riforme diverse, volte a rendere l’Egitto un paese più democratico, e dall’altra la parte salafita del paese che invece vede nel Fratelli musulmani una parte troppo moderata e non abbatsanza “ortodossa” nell’applicazione delle regole islamiche.
Da giorni la tensione è altissima, e anche stanotte ci sono stati scontri. Almeno una manifestante è stato ucciso, anche se secondo alcune fonti i morti sarebbero almeno tre.
Intanto il Time ha candidato Morsi tra le persone che potrebbero essere incoronate “personalità dell’anno”. I candidati sono 50 e per il momento il presidente egiziano è in vantaggio.
