Così il mostro di Cleveland ci ha violentate per anni
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Così il mostro di Cleveland ci ha violentate per anni

Per la prima volta parla una delle ragazze sequestrate per 11 anni da Ariel Castro: ci teneva incatenate e ci picchiava. Aveva un ossessione per il sesso.

Così il mostro di Cleveland ci ha violentate per anni
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6 Novembre 2013 - 12.02


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Michelle Knight, una delle donne rapite a Cleveland, ha ricordato la sua prigionia in un programma televisivo, sei mesi dopo essere stata liberata da quella che era conosciuta come la “casa degli orrori”, dove Ariel Castro l’ha tenuta rinchiusa per 11 anni con altre due sfortunate ragazze: Amanda Berry e Georgina de Jesus.
In una anteprima dell’intervista la Knight ha raccontato di essere stata legata mani e piedi con filo arancione e appesa come un fosse un pesce ad un muro, quasi fosse un ornamento della casa.
La Knight è rimasta incinta in almeno cinque occasioni ed è stata costretta ad abortire nei modi più crudeli: il suo aguzzino le toglieva il cibo oppure prendeva a colpirla ripetutamente con pugni nel ventre. Altre voste la donna veniva incatenata con un casco da motociclista in testa per giorni senza potere nemmeno sdraiarsi per dormire.
Castro usava la ragazza come un sacco da boxe, tant’è che la Knight ha ora grossi problemi alla perdita della vista e danni muscolari e alle ossa.

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Nella sua testimonianza Michelle Knight ha raccontato dell’ossessione di Castro per le prostitute. “Ero ossessionato e ha pensato che anche io fossi una prostituta di 13 anni. Infatti, quando ha sentito la mia vera età si è molto arrabbiato: avevo 21 anni quando fui rapita nel 2002”.
Ariel Castro aveva catturato Michelle Knight, Amanda Berry y Georgina de Jesús nel 2002. Da allora aveva tenuto le ragazze segregate, sottoponendole a ripetuti abusi sessuali. Da queste torture era nata anche una figlia.
“Non sono un mostro, sono solo malato “, aveva detto Castro durante il processo, confessando di essere dipendente da sesso e pornografia. Poi la condanna a vita e il suicidio lo scorso 4 settembre nella sua cella nell’Ohio.

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