Le spinte indipendentiste della Catalogna sono note da tempo. E da tempo si stanno facendo più pressanti, tanto che tra Barcellona e Madrid è in atto una sorta di “guerra fredda”, anche sul piano propagandistico e psicologico, che ogni giorno alimenta nuove polemiche. L’ultima riguarda TV3, ossia la televisione catalana, che nei giorni scorsi ha fatto apparire sugli schermi una cartina di Europa-Asia-Africa nella quale la Catalogna appariva separata dal resto della Spagna con una linea di confine.
Una sorta di secessione virtuale comparsa a margine di un servizio sulle elezioni in Bangladesh. Immediate sono partite le proteste da parte della stampa spagnola, contraria alla secessione, che ha accusato il governo nazionalista presidiuto da Artur Mas di utilizzare la televisione catalana per fare propaganda agli ideali separatisti.
Polemiche che si sono sommate ad altre accuse di sponda spagnola secondo le quali se a TV3 appare una prostituta, una persona volgare, o un mezzo idiota, sicuramente questi parlerà spagnolo. Polemiche che sono state raccolte e anche rilanciate dal giornale americano “The Wall Street Journal”.
Lo scontro Barcellona-Madrid, dunque, passa anche queste punture con una aggiunta non di poco conto: il recente scandalo che ha coinvolto la casa reale e, in particolare, l’inafanta Cristina è stato cavalcato da TV3 per umiliare i reali e – comprensibilmente dal punto di vista catalano – lanciare il messaggio che la futura Repubblica di Catalogna nulla vuole avere a che fare con una monarchia chiaccherata e travolta dagli scandali.
