Gaza, colpito il mercato di Sajaya: 17 morti
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Gaza, colpito il mercato di Sajaya: 17 morti

Sarebbero oltre 1.300 le vittime del conflitto nella Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito 80 obiettivi, tra cui 5 moschee.

Gaza, colpito il mercato di Sajaya: 17 morti
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30 Luglio 2014 - 21.37


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Nel pomeriggio i razzi hanno colpito il mercato di di Sajaya. Il bilancio è ancora una volta drammatico: secondo l’agenzia palestinese Maan sono 17, mentre i feriti sono saliti a 160. I colpi dell’artiglieria israeliana – hanno detto testimoni oculari citati dalla Maan – hanno centrato il mercato della città. Le vittime degli scontri di oggi sono già 76.

Colpita ancora una scuola dell’Onu – Sono 23 i palestinesi rimasti uccisi a Jabalya (Gaza) nel bombardamento di una scuola dell’Unrwa (L’ente dell’Onu per i profughi). Lo affermano fonti mediche locali secondo cui la grande maggioranza delle vittime sono donne e bambini che avevano trovato rifugio in una classe. I feriti sono stimati in diverse decine; parte di loro versano in condizioni gravi. Inizialmente il bilancio si era attestao a 20 palestinesi che si erano rifugiati in una scuola dell’Onu e che erano rimasti uccisi all’alba di oggi da un bombardamento israeliano, nel nord della Striscia di Gaza. A renderlo noto erano stati i servizi di soccorso locali.

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Tregua di 4 ore – Intanto una tregua umanitaria di quattro ore è entrata in vigore a Gaza alle 14 in Italia. Lo ha riferito il sito web israeliano Ynet che precisa tuttavia che la sospensione delle ostilità riguarda solo alcune zone, e non la Striscia intera. Poco dopo questo annuncio da Gaza sono partiti razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa.

Oltre 1.300 morti dall’inizio del conflitto – Sarebbero circa 1.336 le vittime del conflitto nella Striscia di Gaza. I feriti sono oltre 7.200. Senza calcolare i morti delle ultime 24 ore, secondo l’Onu i civili uccisi sono almeno 795, di cui 229 bambini e 118 donne. Sul fronte israeliano – sempre secondo i dati Onu – il bilancio delle vittime è invece di 44 soldati e due civili. Ancora, dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza si contano 6.233 feriti, di cui 1.949 bambini e 1.160 donne.

Peres – “Israele ha esaurito l’opzione militare”. Parola dell’ex presidente Shimon Peres che ha osservato che lo Stato ebraico deve lavorare per fare in modo che Gaza sia posta di nuovo sotto il controllo dell’Anp di Abu Mazen. Parlando con i giornalisti, Peres ha osservato che la soluzione alla crisi di Gaza deve essere diplomatica.

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La scuola colpita. Unrwa: grave inflitrazione nella nostra neutralità – In un primo commento un portavoce militare israeliano ha detto che l’episodio è oggetto di una inchiesta, ma siccome i combattimenti sono ancora in corso non è stato ancora possibile avere dal terreno informazioni dettagliate. Ha aggiunto che è probabile che dalla scuola sia stato aperto il fuoco verso l’esercito. Ieri l’Unrwa ha reso noto che – per la terza volta in due settimane – in una delle sue scuole è stato scoperto un deposito di razzi dei gruppi armati palestinesi. “Abbiamo denunciato il fatto al governo palestinese di riconciliazione nazionale – ha detto Abu Husna – che vedrà il da farsi. Qull’episodio rappresenta una grave infrazione della nostra neutralità”. Nella notte intanto, altre 8 persone sono rimaste vittima di raid a Gaza, Khan Yunis, Rafah e Shati.

Onu accusa esercito Israele per la scuola colpita – L’agenzia dell’Onu per l’aiuto ai rifugiati palestinesi (Unwra) “condanna nei modi più fermi questa grave violazione del diritto internazionale da parte dell’esercito israeliano”: lo dichiara in un comunicato il capo dell’agenzia Pierre Krahenbuhl.

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Morta Shaima, nata da mamma deceduta – Non ce l’ha fatta Shaima, la piccola nata giorni fa poco dopo che la madre era morta in un bombardamento israeliano. La televisione israeliana Canale 2 riferisce che la piccola – che aveva rappresentato nella Striscia un flebile messaggio di speranza – è spirata nell’incubatrice. Secondo le prime informazioni, ancora non ufficiali, sarebbe stata vittima di un malfunzionamento di quella apparecchiatura medica dopo un’interruzione della corrente elettrica.

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