I militanti dell’Isis hanno rivendicato l’attentato eseguito con una bomba esplosa nella notte di fronte all’ambasciata di Spagna a Tripoli. Come riferiscono i media di Madrid, l’esplosione non ha fatto vittime, in quanto il personale dell’ambasciata, nel quartiere Ben Ashour, era stato evacuato la scorsa estate, ma si contano ingenti danni materiali all’edificio, a quelli vicini e alle auto parcheggiate nella zona. Su diversi account Twitter usati da militanti dell’Is è apparsa la rivendicazione dell’attentato.
La Spagna è nel mirino degli jihadisti.
Infatti già il ministero spagnolo degli interni aveva aperto un’inchiesta sul possibile invio di armi dalla città autonoma di Melilla a una cellula della jihad collegata allo Stato Islamico, smantellata domenica scorsa in Marocco.
Non solo, alcune settimane fa vennero arrestati a Badalona, in Spagna padre, madre e due gemelli di 16 anni : la guardia civil sostiene che fossero in procinto di partire per la Siria, con lo scopo di unirsi alla jihad.
I ragazzi avevano abbandonato la scuola per studiare in un centro islamico in Marocco. Proprio da lì, assieme ai genitori, avrebbero dovuto dirigersi verso la Turchia, per poi varcare il confine siriano. La polizia spagnola aveva effettuando diverse operazioni alla ricerca di potenziali estremisti, soprattutto nelle enclave marocchine di Melilla e Ceuta.
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