Nonostante la fine dei raid aerei nello Yemen annunciata ieri dall’Arabia Saudita, nuovi bombardamenti contro gli Houthi sono stati condotti in giornata dalla coalizione sunnita guidata proprio da Riad. Secondo quanto riferito da fonti riservate vicine all’ex presidente yemenita Abd-Rabbu Mansour Hadi, le incursioni si sono concentrate su Taiz, capoluogo dell’omonima provincia sud-occidentale, teatro da giorni di intensi combattimenti.
Colpiti un accampamento della 35ma Brigata Corazzata dell’Esercito e un sito utilizzato dagli Houthi per la pianificazione con i loro alleati, di cui i ribelli sciiti si erano impadroniti dopo l’annuncio saudita.
Il regno wahabita si era riservato di riprendere gli attacchi aerei qualora necessario, e aveva comunque chiarito che le operazioni militari nel loro complesso non sarebbero cessate.
Usa: bene fine operazione militari, ora negoziati – Gli Usa “danno il benvenuto” alla decisione di Riad e dei suoi partner di mettere fine all’operazione Decisive Storm in Yemen e si aspettano “una rapida e incondizionata ripresa dei negoziati” che “consenta di riavviare una transizione politica”. Lo rende noto la Casa Bianca, ricordando la risoluzione dell’Onu che proibisce la fornitura di armi ai ribelli sciiti Houthi e affermando che gli Usa continueranno a sostenere gli sforzi per impedirle, “compreso il monitoraggio in mare e ispezioni da parte di partner internazionali.