A poche ore dal summit di Bruxelles in cui l’Unione Europea farà il punto sui naufragi di migranti nel Mediterraneo e proporrà la sua soluzione, il governo alternativo della Libia non riconosciuto a livello internazionale, ha fatto sapere che “contrasterà” eventuali incursioni o bombardamenti sul proprio territorio.
“Il governo di Tripoli non accetterebbe mai che l’Europa bombardi presunte basi
di trafficanti di esseri umani. Tripoli si opporrà” ha spiegato il ministro per gli Affari esteri, Muhammed El-Ghirani. Ghirani ha sostenuto che nessuno dall’Europa ha mai consultato il governo libico sulle azioni da prendere per evitare l’ecatombe nelle acque del Mediterraneo.
“Non si può decidere soltanto di colpire. Dire che si colpisce un sito particolare. Come si fa a sapere che non si colpisce una persona innocente, un pescatore? L’Europa può contare sull’accuratezza nell’individuazione? Per questo stiamo dicendo: ‘facciamolo insieme'”, ha dichiarato Ghirani.
In conclusione dell’intervista, pubblicata su Times of Malta, il ministro del governo di Tripoli, che l’Ue non ha intenzione di riconoscere, ha sottolineato: “Stiamo facendo del nostro meglio per spingere L’Europa a collaborare con noi per far fronte all’immigrazione illegale, ma continuano a dirci che non siamo il governo riconosciuto a livello internazionale. Non possono semplicemente decidere di passare all’azione. Devono parlare con noi”.