Nepal, 4mila morti: la terra trema ancora
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Nepal, 4mila morti: la terra trema ancora

La terra ha continuato a tremare per tutta la notte. Paura per 4 speleologi italiani. Fiorella Fracassetti, la ragazza di Bergamo, è viva e ha chiamato a casa.

Nepal, 4mila morti: la terra trema ancora
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27 Aprile 2015 - 09.23


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Bilancio vittime. Sono oltre 4000 i morti del terremoto in Nepal, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, ancora provvisorio, ma per la Caritas si sfiorerà quota 6mila.

Vittime italiane. Sono quattro, al momento, le vittime italiane segnalate in Nepal in seguito al devastante terremoto che ha colpito sabato il Paese. Tre sono trentini: Renzo Benedetti, Marco Pojer e Oskar Piazza. Quest’ultimo faceva parte della spedizione dei quattro speleologi italiani dati ieri per dispersi nei pressi del villaggio di Langtang, travolto da una valanga. Di questa spedizione è morta anche Gigliola Mancinelli, di Ancona, mentre gli altri due, Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni, sono salvi e hanno contattato i familiari. Allarme rientrato per un giovane veronese e una donna bergamasca di cui si erano perse le tracce. “Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene”, ha detto il papà. Anche lo scalatore veronese, Giovanni Cipolla, 24 anni, ha telefonato ai suoi familiari per rassicurarli. A causa del sisma anche in questo caso si erano interrotte le comunicazioni.

20 persone bloccate nel Campo 2 dell’Everest. Sono a 6.500 metri di quota, lo rende il noto l’associazione Ev-K2-Cnr sulla base della testimonianza di uno dei due elicotteristi italiani d’alta quota arrivati in Nepal per partecipare ai soccorsi. La priorità, ha riferito all’associazione Maurizio Folini, è portare in salvo i vivi e al momento circa 80 persone sono state portate al Campo base dai Campi 1 e 2.

2 milioni i minori bisognosi di aiuti. Sono quasi due milioni i minori in Nepal che hanno bisogno di aiuto. Lo rende noto Save the Children calcolando 30 su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione occidentale e centrale.

Ancora scosse. Nuova scossa di magnitudo 5,1 nella stessa area colpita dal terremoto del 25 aprile. I dati sono stati rilevati dal sismografo della Piramide, rende noto l’Istituto Nazionale di Oceanografia Sperimentale (Ogs).

Gentiloni: L’Italia ha gia’ stanziato centinaia di migliaia di euro e ha inviato sul posto un team dell’Unita’ di crisi, ha detto il ministro Gentiloni. “Con il passare dei giorni – ha aggiunto – vedremo se ci sono le condizioni per operazioni di recupero dei beni culturali. Ora bisogna occuparsi soprattutto dei dispersi, dei feriti e degli italiani che sono bloccati e non riescono a ripartire”.

Ancora scosse. Nuova scossa di magnitudo 5,1 nella stessa area colpita dal terremoto del 25 aprile. I dati sono stati rilevati dal sismografo della Piramide, rende noto l’Istituto Nazionale di Oceanografia Sperimentale (Ogs).

I minori in difficoltà. Sono quasi due milioni i minori in Nepal che hanno bisogno di aiuto. Lo rende noto lo staff di Save the Children sul terreno il quale valuta che sono 30 su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione occidentale e centrale.

Si temono 6mila morti. Continuano a salire le vittime del terremoto che, sabato 25 aprile 2015, ha sconvolto il Nepal. Una portavoce della polizia nepalese a Kathmandu ha spiegato che attualmente la scossa ha causato 3617. I feriti provenienti da ogni parte del Paese, ha aggiunto, sono oltre 5.700. Il bilancio è di oltre 3.600 vittime, ma la Caritas ne teme 6.000 – Il numero dei morti accertati si aggrava di ora in ora: al momento è di 3.617 vittime. Secondo la Caritas i morti potrebbero essere anche 6 mila. “Si calcola vi siano già 5.000 feriti e migliaia sono sfollati e senzatetto”. Tante persone, impossibile dire quante, sono state inghiottite dai ghiacci nei crepacci sull’Everest. ”Abbiamo visto la morte in faccia”, ha detto l’alpinista Mario Vielmo, uno dei cinque italiani che hanno raggiunto il laboratorio Piramide dell’associazione Ev-K2-Cnr, che si trova a 5.050 metri di quota sul versante nepalese dell’Everest.

Nepal, la terra trema ancora. Intanto la terra ha continuato a tremare. Una scossa di magnitudo 4,2 gradi sulla scala Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, è stata registrata alle alle 6:24 locali (le 2:39 italiane) in Nepal dal Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc). Lo stesso Emsc ha spiegato in una nota che dopo la prima scossa di magnitudo 7,9 Richter di sabato, ci sono state 45 le repliche superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.


Nessuna notizia dei 2 speleologi italiani.
Ancora non si ha nessuna notizia dei tre speleologi italiani del Soccorso alpino che si trovavano a Langtang, per una spedizione che comportava l’esplorazione di alcune forre. I contatti con Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni, di Ancona, e Giovanni ‘Nannì Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista, si sono interrotti il giorno del sisma. L’unica speranza è che abbiano difficoltà a contattare l’Italia per i cellulari scarichi e perché Internet non è stato ancora ripristinato in molte zone del Nepal. Il Soccorso alpino delle Marche, intanto, sta cercando di attivare i contatti in zona con guide nepalesi. «Il Nepal – ha dichiarato Paolo Panini – è per molti di noi una seconda casa, in quel Paese organizziamo molte spedizioni e abbiamo una serie di contatti». Ma per il momento sembra che nessuno sia in grado di dare informazioni sui quattro tecnici.

Rintracciata la ragazza di Bergamo. “Fiorella ha appena chiamato a casa, sta bene, è a Kathmandu non è riuscita a chiamarci prima perchè lì é tutto distrutto, ma ha già prenotato il volo per rientrare in Italia, dovrebbe arrivare domani”: Gianni Fracassetti, padre della ragazza, ha parlato ai microfoni con la voce sollevata dopo aver risentito la figlia che non era riuscita a dare notizie di se dopo il sisma.

Sfollati: nessun soccorso. La notte tra il 26 e il 27 aprile 2015 è stata per decine di migliaia di persona la seconda all’addiaccio. Le autorità nepalesi non hanno ancora organizzato la distribuzione di acqua, cibo e generi di prima necessità agli sfollati. Tende, materassi e alloggi di fortuna sono stati allestiti in ogni parte del paese. Il timore principale è che si possano diffondere malattie per la mancanza di servizi igienici e della raccolta della spazzatura: nella maggior parte della capitale manca ancora la corrente elettrica e quindi molti servizi, come i telefonini e bancomat sono fuori uso. L’aeroporto, intanto, è stato preso di assalto da decine di turisti stranieri, soprattutto vacanzieri indiani, ma anche diversi europei che sono in lista di attesa per rientrare. L’India ha organizzato dei voli speciali per evacuare i connazionali.

200 alpinisti bloccati sull’Everest. Le autorità hanno stimato che 200 alpinisti e guide nepalesi sono bloccati sul monte Everest per le valanghe causate dal terremoto. A spiegarlo è il direttore dell’associazione Himalayan Guides Treks, Iswari Poudel, riportata dal quotidiano The Himalayan Times. “Più di 120 sono intrappolati al campo base due – ha precisato – mentre un’ ottantina di scalatori specializzati nelle ricerche in alta quota sono impegnati nei soccorsi”. Ieri circa 70 feriti sono stati trasportati a valle e trasferiti con gli elicotteri in diversi ospedali a Kathmandu.

In arrivo medici dalla Cina. La Cina è il primo paese ad aver inviato aiuti umanitari in Nepal: sono già arrivati a Kathmandu moltissimi medici che hanno portato 13 tonnellate di medicine e hanno in programma di rimanere circa dieci giorni. La Cina stessa è stata colpita dal sisma, che ha causato la morte di 21 persone nella Regione Autonoma del Tibet dove oltre 24mila persone sono state evacuate.

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