Hillary Clinton perde terreno nei sondaggi
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Hillary Clinton perde terreno nei sondaggi

Il 18 maggio 2015, la candidata democratica dovrà testimoniare davanti a una commissione del Congresso sui fatti di Bengasi del 2012.<br>

Hillary Clinton e  Bill de Blasi
Hillary Clinton e Bill de Blasi
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5 Maggio 2015 - 18.49


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L’ultimo mese è stato davvero difficile per la candidata Hillary Clinton. Gli ultimi sondaggi hanno infatti evidenziato un netto calo nei consensi per le sue ambizioni presidenziali. Il consenso della Clinton si è assottigliato, sulla scia delle polemiche sulla raccolta fondi dall’estero da parte della sua fondazione di famiglia, e sull’uso di un server privato per la gestione delle sue e-mail quando era segretario di Stato.

Secondo un sondaggio di Wall Street Journal e Nbc, in sette settimane, gli americani che non la vedono di buon occhio sono saliti dal 36% al 42%, e solo un quarto degli elettori la considera onesta e leale. La scorsa estate erano il 38%. In campo democratico non ha però rivali, gode del 76% delle preferenze. Nell’affollato campo repubblicano, invece, Jeb Bush ha giusto il 23 per cento delle preferenze, seguito da Marco Rubio con il 18, e terzo Scott Walker con il 14.

A metà maggio la Clinton dovrà affrontare poi un nuovo delicato passaggio che potrebbe ostacolare la sua corsa verso Washington. Dopo mesi di braccio di ferro con i repubblicani, l’e segretario di Stato Usa ha accettato di testimoniare davanti ad una Commissione del Congresso che indaga sull’attacco al consolato Usa a Bengasi, in cui, l’11 settembre 2012, fu ucciso l’ambasciatore in Libia, Chris Stevens, e altri tre americani. In una lettera del suo avvocato al presidente della commissione, il repubblicano Trey Gowdy, si è infine detta “pronta e disponibile”. Ma per una sola udienza, e non due, come aveva invece chiesto lo stesso presidente.

“Con il dovuto rispetto, non c’è base logica o precedenti per un’insolita richiesta del genere”, ha scritto l’avvocato David Kendall nella lettera a Gowdy. Nel giorno stabilito, ha aggiunto, Clinton “rimarrà tutto il tempo necessario per rispondere alle domande del Comitato, ma non prolunghera’ ulteriormente gli sforzi del Comitato comparendo in due occasioni diverse, quando una sarà sufficiente”.

Un portavoce della stessa Clinton, Nick Merrill, è stato ancora meno diplomatico. “Considerato che lei ha già testimoniato proprio sula stessa questione, l’unico motivo per cui il Comitato potrebbe cercare di prolungare la su indagine – ha detto – sarebbe per cercare di nuovo di utilizzare una tragedia solo per motivi politici”.

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