“Chiediamo di non creare le condizioni per una nuova guerra nel Mediterraneo, e credo che su questo punto dovremmo essere tutti d’accordo. Quindi bisogna studiare i dettagli del testo e delle richieste europee, per essere sicuri che non aprano la porta a simili sviluppi militari”.
Intervistato dalla Stampa, l’ambasciatore russo all’ Onu Vitaly Churkin ha ribadito così che Mosca è pronta ad impedire il ricorso a soluzioni militari in Libia. L’ipotesi di accettare una risoluzione che comprenda la possibilità di distruggere i barconi? “No, mi sembra decisamente un’ esagerazione. Non c’è una soluzione militare a questa crisi umanitaria”.
Churkin ha riflettuto sulla parola distruggere, che secondo alcune fonti Mosca vorrebbe sostituire con un verbo più morbido: “distruggere – ha detto l’ambasciatore – è un’esagerazione, crea il rischio di una guerra”.
Il diplomatico si è soffermato poi sul precedente della missione Atalanta contro la pirateria in Somalia, citato per trovare un compromesso: “ecco, se ragioniamo in questo contesto, probabilmente si può trovare un’intesa. L’importante è che il linguaggio non lasci aperta la porta ad un’altra guerra”.