Raid in Iraq: ucciso il numero 2 dell'Isis
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Raid in Iraq: ucciso il numero 2 dell'Isis

Doveva succedere al leader del Califfato al Baghdadi, ferito gravemente da un drone nei mesi scorsi.

Raid in Iraq: ucciso il numero 2 dell'Isis
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13 Maggio 2015 - 19.15


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In un raid della coalizione nel nord dell’Iraq è stato ucciso il numero due dello Stato Islamico, Abdul Rahman Mustafa Mohammed, conosciuto come Abu Alaa al-Afri. Lo riporta la BBC citando il ministero della Difesa iracheno. Abu Alaa al Afri avrebbe dovuto assumere la guida dell’Isis in caso di morte o incapacità del ‘califfo’ Abu Bakr al Baghdadi.

L’uomo si trovava all’interno della moschea di Tal Afar dove stava incontrando dozzine di militanti. Secondo quanto dichiarato da un portavoce del ministero della Difesa iracheno, Tahsin Ibrahim, anch’essi sono morti nel bombardamento.

Iracheno, originario di una località a sud di Mosul, Abderrahman Mustafa, meglio noto come Abu Alaa al Afri, è un qaedista della generazione di Baghdadi e che si era fatto le ossa in Afghanistan sin dalla metà degli anni ’90. Tornato in Iraq nei primi anni 2000 per contrastare l’occupazione anglo-americana, Afri aveva aderito all’ala qaedista irachena nel 2004, diventandone sei anni dopo uno dei leader locali più in vista. Secondo gli analisti, Afri negli ultimi mesi sembrava aver assunto un ruolo di primo piano anche grazie al suo forte carisma e alla doppia legittimita’ che gli viene dal fatto di essere iracheno e aver combattuto a fianco di Baghdadi.

Secondo le fonti, almeno 13 raid aerei sono stati condotti dall’aviazione governativa siriana contro l’Isis nella Siria centrale, dopo che i jihadisti sono avanzati verso la cittadina di Palmira, nota per il suo inestimabile patrimonio archeologico.

L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) precisa che l’Isis si è attestato a Sukhna, 30 km nord-est da Palmira, nella regione di Homs. I jihadisti, hanno preso di mira l’aeroporto militare Tayfur e negli scontri sono morti 45 tra militari governativi e miliziani.

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