L'Isis minaccia di distruggere l'antica città di Palmira
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L'Isis minaccia di distruggere l'antica città di Palmira

Uccisi 26 combattenti, 10 per decapitazione. La minaccia: 'Distruggeremo tutto e sarà una catastrofe internazionale'

Miliziani dell'Isis
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14 Maggio 2015 - 21.20


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Dieci soldati siriani sono stati decapitati dall’Isis. I jihadisti del Califfato hanno catturato e ucciso i combattenti siriani, che stavano cercavano di difendere la loro avanzata verso l’antica città di Palmira.

Il timore adesso è che i fanatici dell’Isis possano distruggere le antiche rovine della città, come già fatto per altro in altri siti archeologici in Iraq e in altri paesi islamici, dove la loro ideologia ha preso piede.

A riferire della notizia della decapitazione dei dieci soldati siriani è stato l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). “Gli jihadisti – ha affermato la Ong – hanno giustiziato 26 civili, di cui 10 per decapitazione, per la loro collaborazione con il regime”. Nei villaggi vicino il sito archeologico l’armata si era ritirata, secondo l’Osservatorio. Secondo il direttore delle antichità e dei musei, Maamoun Abdulkarim, l’esercito sta invece ancora difendendo il sito patrimonio, ma i miliziani jihadisti sono ormai a 1-2 chilometri dall’obiettivo. “Distruggeranno tutto quello che troveranno là e sarà una catastrofe internazionale”, ha avvertito. “Il mondo deve mobilitarsi prima e non dopo la distruzione dei tesori”, ha aggiunto.

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Combattenti dello Stato islamico contattati online dall’agenzia Reuters hanno detto che una base aerea vicino Tadmur (nome in arabo della cittadina sorta in prossimità delle rovine) è stata attaccata a colpi di artiglieria pesante. Un miliziano ha aggiunto che sono state attaccate anche area intorno al carcere della città, dove si ritiene che siano imprigionati altri militanti. “Anche l’aeroporto è un grande deposito di armi, e vogliamo conquistralo”, ha aggiunto.

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