Podemos, dopo l’exploit alle elezioni amministrative del 24 maggio 2015, è pronto a dialogare con tutti. Pablo Iglesias, leader del partito, ha però fissato alcuni paletti chiari agli eventuali alleati: combattere la corruzione, difendere i diritti sociali e limitare la politica dei tagli alla spesa pubblica. “Chi ha applicato la politica dei tagli dovrà fare una svolta di 180 gradi perché è quello che chiede la gente”, ha spiegato il 36enne professore universitario di Madrid, ispiratore e leader del partito degli indignados.
Iglesias, intervistato questa mattina, ha “la mano tesa per dialogare con tutti” a patto che questi abbiano “tolleranza zero contro la corruzione”, l’impegno a difendere i diritti sociali e desiderino “limitare la politica degli tagli”.
Riguardo alla possibilità che vi siano stati già contatti con i leader dei grandi partiti, il leader di Podemos ha detto: “Non ho parlato con Rajoy o Sanchez”, riferendosi al premier e leader dei conservatori ed al leader del Psoe. “Ho parlato con Colau e Carmena e sono molto soddisfatto”, ha aggiunto riferendosi alle candidate sindaco delle coalizioni appoggiate da Podemos a Barcellona e Madrid.