Sono trascorsi esattamente 20 anni dal massacro di Srebrenica: era l’11 luglio del 1995 quando più di 8000 persone furono sterminate in quello che è stato il peggior massacro avvenuto in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Oggi decine di migliaia di persone (secondo le stime sono almeno 50mila) sono arrivate al memoriale e cimitero di Potocari, in Bosnia orientale, per partecipare alla cerimonia di commemorazione. 136 vittime, identificate grazie a un test del dna, hanno ricevuto la tumulazione. Nel cimitero di Potocari, giacciono già le spoglie di 6.241 morti di quella strage.
Contestato il premier serbo. Il premier serbo, Alaksandar Vucic, ha lasciato la cerimonia per Srebrenica, dopo essere stato colpito da una pietra lanciata dalla folla inferocita che lo ha contestato. Leggermente ferito, Vucic ha abbandonato le celebrazioni del genocidio e sta tornando a Belgrado, come hanno riferito i media serbi. Vucic, che nei giorni scorsi aveva scritto una lettere in cui condannava i fatti accaduti nel 1995, ha deposto un fiore davanti al monumento che ricorda i nomi delle vittime, quando la folla ha iniziato a urlare “Allah akbar”, lanciando pietre e bottiglie contro il premier. “Era orribile, hanno lanciato sassi, scarpe, qualunque cosa avessero sotto mano”, ha detto al giornale serbo Blic, membro della delegazione di Belgrado. “La folla gridava Cetnici (tornate a casa, ndr.). Il primo ministro è stato colpito da una pietra in faccia, è stato ferito, ma non era spaventato. Gridavano Allah è grande” ha concluso Blic.
Il ministro serbo dell’interno: è tentato omicidio. Il ministro serbo dell’interno Nebojsa Stefanovic ha definito l’attacco al primo ministro Aleksandar Vucic a Srebrenica un tentato omicidio. “La Bosnia-Erzegovina non ha rispettato i suoi obblighi di garantire la sicurezza del premier serbo”, ha detto Stefanovic alla tv di Belgrado Pink. “La Serbia prenderà tutte le misure necessarie per proteggere la propria sicurezza e invierà una dura protesta alla Bosnia-Erzegovina dopo questo scandalo”, ha concluso Stefanovic.
Obama: imparare dalla tragedia. Il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama ha ricordato il genocidio di Srebrenica e si è auspicato che dalla tragedia si possa imparare: “Dobbiamo commemorare la tragedia, ma anche imparare da questa. Solo con una piena consapevolezza del passato possiamo raggiungere un futuro di vera e duratura riconciliazione”.
Clinton: ho fatto in Bosnia un’azione importante. “Quello che ho fatto come presidente Usa in Bosnia, e in seguito in Kosovo, è stata una delle mie azioni più importanti”. Lo ha dichiarato a Srebrenica l’ex presidente Bill Clinton, riferendosi all’intervento militare che ha fermato la guerra in Bosnia. “Mi dispiace – ha detto Clinton – che ci sia voluto tanto tempo per raggiungere l’unità tra noi amici e decidere di usare la forza per fermare quella violenza. “Come amico della Bosnia” Clinton ha anche ringraziato il premier della Serbia Aleksandar Vucic per aver dimostrato “il coraggio a venire qui” ed ha aggiunto che si aspetta che faccia lo stesso anche il presidente Tomislav Nikolic.