Egitto, Gentiloni: l'Italia presa di mira dall'Isis
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Egitto, Gentiloni: l'Italia presa di mira dall'Isis

Il ministro degli Esteri: un atttacco intimidatorio, ma non ci lasciamo intimidire

Egitto, Gentiloni: l'Italia presa di mira dall'Isis
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12 Luglio 2015 - 10.32


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L’attentato contro il consolato italiano al Cairo di ieri è un tentativo di intimidire l’Italia, impegnata accanto al governo egiziano nella lotta contro il terrorismo. Ma noi non ci lasciamo intimorire. Queste le parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il quale ha anche detto che domani sarà nella capitale egiziana per portare la sua solidarietà al personale della sede diplomatica.

Il bilancio dell’attentato è di “un morto e otto feriti”. Al momento dell’esplosione il consolato era chiuso. L’ordigno ha distrutto una parte della facciata dell’edificio, che si trova su Al-Galaa Street. L’esplosione è stata talmente forte da danneggiare anche le finestre del Museo egizio.

“Non mi sorprende che Daesh (il nome arabo dell’Is, ndr) rivendichi l’attacco – ha spiegato il ministro – È la linea che seguono sempre, per ogni azione. Che poi questo corrisponda a una effettiva responsabilita’ sull’autobomba, non abbiamo elementi per dirlo. Le caratteristiche dell’attacco ci dicono che lo scopo era sicuramente intimidatorio, colpire la presenza internazionale nell’ambito di uno scontro fra terrorismo fondamentalista ed Egitto. Ma noi non ci lasciamo intimidire”.

“Non vorrei che si esagerasse con la dietrologia – ha aggiunto – si è voluto colpire l’Italia per questo e quest’altro motivo. Attentati come questo possono avere anche aspetti casuali, cioè essere legati alla possibilita’ logistica di colpire una nazione occidentale che sostiene la lotta al terrorismo del governo egiziano. Noi siamo e restiamo il Paese del dialogo, abbiamo rapporti di amicizia con le diverse parti in tutta l’area di crisi, tanto con l’Arabia Saudita quanto con la Turchia, tanto con l’Iran quanto con Israele, e piu’ che mai continuiamo ad avere un ruolo di ponte e di mediazione”.

“Il contesto in cui si collocano questi episodi e’ quello di una sfida terroristica globale, al centro di cui c’è Daesh, il sedicente Stato Islamico. Al centro della risposta c’è la coalizione anti-Daesh, in cui è coinvolta anche l’Europa, ma che va comunque al di la’ dell’Unione. E l’Italia fa la sua parte”.

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