Iran e olocausto: scontro tra Obama e i repubblicani
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Iran e olocausto: scontro tra Obama e i repubblicani

Il presidente Usa ha detto che quello di Mike Huckabee è stato un attacco vergognoso. Il candidato repubblicano aveva detto: Obama spinge gli isrealiani verso i forni.

Iran e olocausto: scontro tra Obama e i repubblicani
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27 Luglio 2015 - 16.49


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“Un attacco vergognoso”. Con queste parole Barack Obama ha commentato le parole del candidato repubblicano Mike Huckabee che, criticando l’accordo nucleare raggiunto con l’Iran, ha detto che il presidente americano sta “spingendo gli israeliani verso la porta dei forni”, con un evidente riferimento all’Olocausto ed ai campi di sterminio nazisti.

Obama, durante la conferenza stampa in Etiopia, ha poi aggiunto che questi attacchi stanno diventando “troppo frequenti” in casa dei repubblicani, cosa che sta contribuendo ad avvelenare il dibattito politico in America. Le dichiarazioni dell’ex governatore dell’Arkansas rientrano, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti d’America “in uno schema di comportamento generale che dovremmo considerare ridicolo se non fosse tragico”.

La condanna di Obama è arrivata dopo quella di diverse organizzazioni ebraiche, compre l’Anti-Defamation League, che hanno definito assolutamente inappropriate le parole di Huckabee che il repubblicano ha comunque confermato con diversi tweet.

Obama ha quindi aggiunt che secondo lui Huckabee “sta tentando di rubare i titoli a Mr. Trump”, riferendosi al fatto che il miliardario candidato alla nomination repubblicana sta conquistando una grande attenzione mediatica, e il primo posto nei sondaggi, con attacchi razzisti ai messicani e scorretti a figure autorevoli del partito repubblicano come John McCain. “Ma questo non è il tipo di leadership di cui ha bisogno in questo momento l’America”, ha concluso.

Infine Obama ha difeso l’accordo: “C’è una ragione perché il 99% del mondo pensa che sia un buon accordo, perché è un buon accordo”, ha detto sottolineando di “non aver sentito finora neanche un argomento contrario concreto” da parte dei repubblicani che si oppongono ai contenuti dell’intesa. E che sperano di riuscire ad avere i numeri, i due terzi dei voti, per bocciarla a settembre al Congresso. Per questo la Casa Bianca è impegnata a cercare di scongiurare defezioni da parte di senatori e deputati democratici, ma Obama si è rifiutato di chiamarla azione di lobbying, sottolineando che i funzionari della sua amministrazione si stanno limitando “a fornire i fatti” e i dati dell’accordo a chi dovrà votare.

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