Strage di jihadisti a Bashiqa mentre sono 42 mila gli sfollati di Mosul

La battaglia per la liberazione della seconda città irachena dall'Isis continua

Scene di guerra in Iraq
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9 Novembre 2016 - 18.27


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E’ di almeno 110 il numero dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis) uccisi dalle forze curde-irachene nei combattimenti a Bashiqa – città cristiana a una quinidina di chilomteri dalla periferia orientale di Mosul -, liberata ieri. A riferirlo è la tv satellitare curda Rudaw.
Secondo l’inviato dell’emittente “ii cadaveri di 70 dei jihadisti uccisi, tra cui alcuni ‘emiri’ (comandanti) son stati raccolti in vari punti della città dalle forze dei Peshmerga”.
Le forze regolari irachene hanno conquistato i primi villaggi a nord di Mosul. Si tratta di Al Sada e Baauiza, da dove si aprirà un nuovo fronte nell’area orientale intorno alla città. Secondo fonti militari, durante gli ultimi scontri sono stati uccisi almeno 75 miliziani jihadisti.
Nuova giornata di scontri a Mosul
Le forze speciali irachene hanno ripreso il controllo di gran parte del quartiere di Intisar, nella parte meridionale di Mosul. Lo riferisce l’agenzia di stampa curda Rudaw, secondo la quale l’avanzata delle forze irachene a Mosul procede, nonostante la resistenza dei miliziani jihadisti. Le forze dell’esercito iracheno hanno trovato due giorni fa cento corpi decapitati nella città di Hamam al Alil, liberata domenica dalla presenza dello Stato islamico. Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa dell’esercito, il ritrovamento è avvenuto nella sede di un istituto agrario nei pressi di Hamam al Alil. Le forze irachene hanno liberato la città di Hamam al Alil, a sud di Mosul, nel 21mo giorno dell’offensiva lanciata il 17 ottobre scorso per riprendere il controllo della capitale dell’Is in Iraq. Hamam al Alil è considerata una città strategica per la liberazione di Mosul in quanto è vicina a importanti siti come l’aeroporto, a soli 18 chilometri (a nord-ovest).
La liberazione di Hamam al Alil è stata anche fondamentale per dare appoggio alle forze irachene entrate nei quartieri orientali di Mosul. All’operazione hanno preso parte la polizia federale e la 15ma Divisione dell’esercito iracheno, con la copertura aerea dell’Aviazione militare.
Il dramma degli sfollati
Circa 42.000 persone sono fuggite dalle loro case da quando è iniziata l’offensiva delle forze irachene per riconquistare Mosul dal controllo dello Stato islamico. Lo ha reso noto l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, indicando come data di inizio dell’esodo il 17 ottobre.
La grande maggioranza degli sfollati arriva dalla provincia di Ninive di cui Mosul è la capitale, ma include anche altre province del Nord.

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