L'Austria punta i piedi e mette il veto: stop al dialogo con la Turchia
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L'Austria punta i piedi e mette il veto: stop al dialogo con la Turchia

Vienna non accetta che nonostante la repressione di Erdogan continuino i negoziati per l'adessione di Ankara alla Ue

La repressione di Erdogan continua
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13 Dicembre 2016 - 19.50


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Finalmente un altro segnale vero e da un paese che si è dimostrato fermo e non intimorito da Erdogan:  l’Austria non accetta che l’Unione Europea, pur esprimendo preoccupazione, resti “impegnata a mantenere un dialogo aperto” con la Turchia ed a continuare con Ankara, per quanto frenato dalle circostanze del dopo-golpe, il negoziato per l’accesso.
Il ministro degli esteri, Sebastian Kurz, ha quindi deciso di non dare il consenso alle conclusioni del Consiglio Affari Generali di oggi sui processi di allargamento (che riguarda anche Montenegro e Serbia) e per gli accordi di stabilizzazione associazione (con Albania, Macedonia, Bosnia e Kosovo).
La presidenza slovacca, al termine di una discussione che è stata definita come “accesa”, le ha pubblicate sottolineando che la “stragrande maggioranza” le aveva approvate.
Fonti diplomatiche indicano che l’Austria chiedeva che il Consiglio parlasse esplicitamente di “congelamento” del negoziato di accesso, posizione che però contrasta ad esempio con la valutazione positiva dell’andamento dell’accordo sui migranti.

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