Israele attacca convogli di Hezbollah. La Siria lancia un missile su Gerusalemme
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Israele attacca convogli di Hezbollah. La Siria lancia un missile su Gerusalemme

Notte di guerra: per i media il più grave incidente tra i due paesi dal 2011

Caccia israeliano
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17 Marzo 2017 - 10.44


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Si tratta del più grave incidente tra Siria e Israele dal 2011, l’inizio della guerra civile siriana. Se numerose sono state le operazioni israeliane sul territorio siriano, anche vicino Damasco, spesso con target Hezbollah, lo scambio di fuoco di ieri notte ha coinvolto anche il territorio israeliano.

Come si legge su NenaNews “Ieri notte quattro aerei dell’aeronautica di Tel Aviv sono penetrati in Siria e hanno lanciato diversi missili. Damasco ha reagito con i sistemi di difesa aerea e rispondendo con missili contro i jet militari israeliani. Nessuno di questi ha colpito i caccia, ma uno di loro è arrivato a nord di Gerusalemme dove è stato intercettato dal sistema di difesa israeliano Arrow, mentre le sirene di avvertimento sarebbero risuonate nella Valle del Giordano. Secondo Damasco, invece, uno dei missili ha abbattuto un caccia nei pressi di Palmira”. Il sito continua affermando che: “L’interesse israeliano per la guerra civile siriana è stato da subito significativo. Non per il timore di un contagio che non c’è mai stato, a differenza degli altri paesi vicini travolti o comunque toccati dal flusso di gruppi jihadisti o dalle instabilità interne dovuto all’arrivo di milioni di profughi.

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Per Tel Aviv la guerra civile è stata la migliore occasioni per liberarsi dell’asse nemico, Hezbollah-Damasco-Teheran. Non ha potuto gioire però perché il risultato sperato non è stato archiviato. Oggi, dunque, l’obiettivo di Tel Aviv – sconfitta dalla guerra come Riyadh e Ankara – è evitare un eccessivo rafforzamento iraniano ai suoi confini nord.

Nelle stesse ore nel nord del paese un bombardamento aereo centrava una moschea nell’ora della preghiera: almeno 42 i morti secondo fonti locali nel villaggio di al-Jina, provincia di Aleppo, ma potrebbero essere di più con i soccorsi impegnati a tirare fuori corpi dalle macerie. Responsabile dell’attacco sarebbe la coalizione a guida Usa anti-Isis che però nega: i jet non hanno colpito una moschea ad Aleppo, ma un meeting di al-Qaeda ad Idlib. Ora, fa sapere l’esercito Usa, è in corso un’indagine per verificare se sono stati commessi errori: secondo il colonnello Thomas, portavoce del comando centrale Usa, “non abbiamo centrato una moschea ma un edificio a 15 metri, la moschea è ancora in piedi”. Senza specificare a quale moschea si riferiscono”.

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