Dopo tre anni di schiavitù liberati dall'Isis decine di yazidi
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Dopo tre anni di schiavitù liberati dall'Isis decine di yazidi

Fatti prigionieri e ridotti in schiavitù dai sanguinari jihadisti dell'Isis. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite.

Una rifugiata yazida
Una rifugiata yazida
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30 Aprile 2017 - 16.20


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Non più schiavi. Non più prigionieri. Sono stati liberati decine di yazidi, uomini, donne e bambini da tre anni prigionieri e ridotti in schiavitù dai sanguinari jihadisti dell’Isis. Lo ha reso noto una fonte delle Nazioni Unite precisando, secondo quanto scrive la Bbc online, che le 36 persone tornate in liberta’ – tutte appartenenti alla minoranza religiosa perseguitata dai jihadisti – sono state trasferite a Dohuk, nel nord del Kurdistan iracheno, in un centro gestito dall’Onu.

LEGGI lo speciale: Il genocidio degli Yazidi

La fonte non ha precisato se gli yazidi sono riusciti a fuggire oppure sono stati liberati. Gli integralisti islamici dello Stato islamico avevano ucciso o ridotto in schiavitù migliaia di yazidi dopo aver conquistato nel 2014 la città di Sinjar. Nel 2015 i Peshmerga curdi hanno ripreso il controllo della localita’ ma di moltissimi yazidi si sono perse le tracce e le Nazaioni Unite ritengono che almeno 1.500 donne e ragazze siano ancora prigioniere e sfruttate come schiave del sesso.

LEGGI:Bonino: genocidio degli Yazidi e fosse comuni sono tragedie ignorate

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