La Commissione europea sul referendum catalano non si schiera: il malumore di Madrid
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La Commissione europea sul referendum catalano non si schiera: il malumore di Madrid

Juncker: per noi vale la decisione della Corte sulla consultazione. Ma, se vince il sì, accetteremo risultato, ma la strada per entrare in Europa lunga

Referendum Catalogna
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15 Settembre 2017 - 07.45


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Mentre in Spagna lo scontro tra Governo e Generalitat sale ancora di intensità, la Commissione europea sembra avere adottato una linea di attesa, che per qualcuno sfiora l’ambiguità, dando ragione alla Corte Costituzionale, ma sostenendo che rispetterebbe l’evantuale sì alla secessione.
Un messaggio di equidistanza sostanziale affidato alla parole del presidente della commissione, Jean-Claude Juncker, che, in una intervista ad Euronews, ha detto, in prima battuta che l’Europa non può che rispettare le determinazioni della Corte costituzionale e del Parlamento spagnoli che si sono espressi contro il referendum, definendolo illegale.
Juncker, però, ha lasciata aperta la possibilità di non irritare gli indipendentisti catalani, affermando che se dovesse arrivare un sì all’indipendenza della Catalogna ”noi rispetteremo questa scelta”, affrettandosi, comunque, a dire che ”il giorno dopo la votazione (sulla sua indipendenza, ndr) non sarà in grado di diventare un membro dell’Unione europea”.
“La Catalogna sarà soggetta ad un processo di adesione, così come gli Stati membri che sono entrati nella Ue dopo il 2004”, ha detto ancora Juncker.
Sino a che punto le espressioni del presidente della Commissione possano essere state gradite dal premier spagnolo, Mariano Rajoy, è ancora tutto da vedere perché forse, dopo i pronunciamenti della Corte Costituzionale, dall’Europa forse ci si attendeva una presa di posizione più netta. Rajoy guida un esecutivo minoritario, ma i socialisti tacitamente lo appoggiano nella battaglia contro l’indipendentismo catalano.
Che ieri ha vissuto un altro momento significativo, con una manifestazione a Tarragona, con migliaia di cittadini che sono scesi in piazza a sostegno del referendum gridando “Vogliamo votare! Non abbiamo paura!”.

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