Prima ha provocato l’incendio e adesso lancia appelli alla moderazione proprio lui che con l’irresponsabile decisione su Gerusalemme ha provocato l’ondata di indignazione e i morti.
Adesso il presidente americano Donald Trump ha lanciato un appello alla calma e alla moderazione dopo la giornata di violenze in Medio Oriente seguite alla sua decisione di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. “Il presidente – ha detto una portavoce della Casa Bianca – spera che le voci della speranza prevalgano su coloro che diffondono l’odio”.
Le parole di Trump arrivano al termine di una giornata di proteste e violenti scontri, con un bilancio di quattro morti e oltre 750 feriti, secondo i dati della Mezzaluna rossa. Dalla Striscia, per il secondo giorno consecutivo, sono stati sparati razzi verso il sud d’Israele, con l’Iron Dome – il sistema antimissili – che ne ha intercettato uno. Lo Stato ebraico ha reagito con colpi di cannone e raid aerei sulle basi di Hamas, uccidendone due membri. E proprio Hamas tuona: l’intifada proseguirà.
Intanto in una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza, l’Onu si è schierato per Gerusalemme capitale di due Stati, avvertendo che la scelta di Trump “minaccia la pace”. Proprio al Palazzo di Vetro si è consumato lo strappo formale tra Europa e Stati Uniti, con gli ambasciatori di cinque Paesi Ue (tra cui l’Italia) che hanno firmato una dichiarazione comune di condanna della decisione di Washington.
L’imam della moschea di Roma: Gerusalemme resti città di pace
‘Imam della grande moschea di Roma, lo sceicco Salah Ramadan Elsayed, ha pregato affinché “Gerusalemme resti una città di pace e di unità per tutti i musulmani”. Nel corso di un sermone letto nella moschea di Monte Antenne nella capitale, che è gestita dal Centro islamico culturale d’Italia, guidata dal segretario generale Abdellah Redouane, l’imam che proviene dall’università egiziana di al Azhar ha parlato del ruolo di Gerusalemme nella fede islamica. “La moschea di Gerusalemme è la moschea per tutti i musulmani ovunque essi sono, moschea sacra, benedetta e occupa una posizione centrale per la fede islamica: è la prima Qibla per la preghiera nell’Islam e la terra dei profeti e dei messaggeri di Allah – ha affermato la guida religiosa di Roma -, rimarrà così per sempre fino al giorno del giudizio. Invochiamo Allah che Gerusalemme rimanga una terra per la pace per tutti. Invochiamo Allah affinché unisca i musulmani attorno a Gerusalemme per proteggerla e difenderla. Invochiamo Allah di mantenerla come simbolo di unità di musulmani e simbolo di pace per tutta l’umanità”.
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