La Spagna è rimasta scioccata dall’uccisione di Laura Luelmo, una maestra di appena 26 anni che è stata sequestrata, violentata e uccisa dal vicino di casa, Bernardo Montoya, 50 anni, numerosi precedenti penali e 20 di carcere alle spalle per omicidio.
Laura si trovava a El Campillo, in Andalusia, per una supplenza. È scomparsa lo scorso 12 dicembre, divenendo un caso nazionale e tenendo la Spagna col fiato sospeso fio al tragico epilogo: il ritrovamento del corpo, seminudo, con il cranio fracassato. E la confessione, pochi giorni dopo, del vicino di casa.
Ora le indagini proseguono per capire se Laura è morta subito o è stata prima sequestrata dal suo assassino. Secondo El Pais, Montoya avrebbe confessato di averla colpita immediatamente, ma la veridicità delle sue parole è ancora al vaglio degli inquirenti.
Laura, ha raccontato il killer, gli avrebbe chiesto un’informazione sul più vicino supermarket e lui l’avrebbe indirizzata in un vicolo cieco per poi colpirla e violentarla, ma a suo dire non sarebbe riuscito a compiere la violenza sessuale. Secondo l’autopsia però la violenza c’è stata.
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