Netanyahu, il Berlusconi d'Israele: "Un golpe giudiziario contro di me"
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Netanyahu, il Berlusconi d'Israele: "Un golpe giudiziario contro di me"

Il premier israeliano accusa i giudici che lo hanno accusato di corruzione: "processo corrotto da interessi stranieri teso a rovesciare un primo ministro di destra"

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu
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21 Novembre 2019 - 21.27


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Per il premier israeliano Benjamin Netanyahu le incriminazioni per corruzione contro di lui sono “un tentativo di golpe”: dopo la dichiarazione del procuratore generale israeliano Avicahi Mendelblit, il premier ha etto che “stiamo assistendo ad un tentativo di portare avanti una rivoluzione giudiziaria”. Ed ha denunciato un “processo corrotto da interessi stranieri teso a rovesciare un primo ministro di destra”.
Nel discorso trasmesso in televisione, Netanyahu, che è il primo premier in carica ad essere incriminato per corruzione in Israele, si è detto vittima di un vero complotto di cui sarebbero partecipi magistratura e polizia. “Bisogna essere ciechi per non vedere che qualcosa di cattivo sta avvenendo con la polizia e i procuratori – ha detto – perché questa sera stiamo assistendo ad un tentativo di golpe contro il primo ministro attraverso menzogne e indagini di parte”.
“Io non permetterò che le bugie vincano, io continuerò a guidare il Paese, secondo la lettera della legge”, ha poi affermato riferendosi al fatto che la legge non gli impone di dimettersi perché incriminato.
E poi ha lanciato accuse alla sinistra: “Io, a differenza dei miei avversari di sinistra, voglio il libero mercato ed ampiezza di opinioni sui media – ha affermato Netanyahu – io sono un primo ministro che crede in un Israele forte e non in un Paese piccolo e debole che si inchina davanti agli altri”.

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